Truffa, peculato e reati fiscali nel settore dell’energia: 32 denunce

La Guardia di finanza ha portato alla luce un meccanismo di frode a danno dell'Erario

I finanzieri della compagnia di Conegliano, nell'ambito di un'indagine nei confronti di due società attive nel settore dell'efficientamento energetico, hanno svelato un meccanismo di frode a danno dell'Erario da parte di due intermediari di credito al consumo e dei clienti stessi delle società.

In particolare, le due società hanno offerto a oltre 750 clienti un pacchetto di investimento comprensivo della vendita di apparecchi per l'efficientamento energetico (caldaie, condizionatori, inverter) di valore minimo e forniture pluriennali di energia elettrica e gas, che in realtà costituivano la maggior parte, se non la quasi totalità, dei pacchetti di investimento.

anche in friuli venezia giulia
Energia Italia, 1500 clienti truffati in tutto il Nordest: bonus illecito percepito, oltre tre milioni di euro da restituire
La mappa dei contratti sottoscritti da Energia Italia Srl: per la maggior parte in Veneto, ma la rete era diffusa su tutto il territorio nazionale

In questo modo, le due società hanno dato la possibilità ai clienti di fruire delle detrazioni nelle dichiarazione dei redditi in materia di efficientamento energetico, su un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro, in realtà non spettanti in quanto comprensivi anche delle forniture di energia elettrica e gas, non detraibili.

Inoltre, in molti casi, i clienti, su proposta delle società, hanno sostenuto gli ingenti investimenti ricorrendo ai finanziamenti finalizzati concessi da due intermediari finanziari convenzionati che, sulla base della documentazione predisposta dalle due società, hanno finanziato l'intero investimento in misura di gran lunga superiore al valore reale degli apparecchi di efficientamento.

Le due società, peraltro, hanno impiegato in maniera irregolare oltre 100 lavoratori, occultato al fisco base imponibile per oltre 13 milioni di euro, hanno omesso di dichiarare e versare iva e ritenute per oltre 5 milioni e di versare all'Erario il canone Rai anticipato dai clienti, per oltre 103.000 euro.

Infine, le due società hanno distratto gran parte del denaro incassato in anticipo dai clienti e dalle finanziarie, sono andate in bancarotta e non hanno più erogato le forniture pluriennali di energia.

Fra i clienti ci sono anche udinesi e pordenonesi. Per tutto questo 32 persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Treviso, a vario titolo, per reati tributari, societari, truffa, riciclaggio, peculato e bancarotta fraudolenta.

I clienti delle due società, che hanno fruito del pacchetto, sono stati segnalati a 116 Reparti della Guardia di finanza in tutta Italia, per i riscontri sulle detrazioni operate nelle dichiarazioni dei redditi presentate.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto