Truffa alla ditta slovena Condannato a 20 mesi Due coimputati assolti
CASARSA. Sedicente portavoce di una società commerciale austriaca si propone per rappresentare in Italia il marchio Alveus per conto della ditta slovena Kovinoplastika. Intasca gli anticipi, articoli pubblicitari e un veicolo di servizio per quasi 68 mila euro. Ieri l’epilogo del processo al tribunale collegiale. Christian Magri, 42 anni, nato a Pordenone e residente a Teglio Veneto, è stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione e al risarcimento della parte civile Kovinoplastika, costituitasi con l’avvocato Samo Sanzin, di 86.667 euro. Il pm Federico Facchin aveva chiesto la condanna a 3 anni e sei mesi di reclusione per Magri e l’assoluzione per gli altri due imputati.
Sante Cuzzilla, 54 anni, nato a Bolzano e residente a Pordenone, è stato assolto per non aver commesso il fatto mentre la compagna di Magri, Khadija Laarichi, 55 anni, di origine marocchina e residente a Teglio Veneto, è stata scagionata dall’accusa di riciclaggio perché il fatto non costituisce reato. L’avvocato Fabio Marcolungo, che assisteva Laarichi, ha osservato come la donna fosse all’oscuro delle attività del marito: quando aveva ricevuto i due bonifici per 11 mila euro sul proprio conto corrente dalla Kovinoplastika, aveva chiesto spiegazioni al compagno e lui le aveva risposto che si trattava del compenso per alcuni lavori. L’avvocato Barbara Martinuzzo, che ha difeso d’ufficio Magri, ha osservato come non vi siano risultanze investigative che attestino profili di responsabilità. L’avvocato Maurizio Mazzarella, difensore di Cuzzilla, ha ribattuto che il suo assistito ci ha rimesso di tasca propria e che vista la sua disponibilità economica l’accusa di truffa era del tutto inverosimile. —
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