Truffa a Unicredit per ottenere un leasing da 70 mila euro: quattro condanne

PORDENONE. Si è concluso con 4 condanne un processo per truffa ai danni di Unicredit. I fatti risalgono al 2011. Era stato concesso un leasing per un bene secondo l’accusa rivelatosi inesistente (un macchinario per la lavorazione del legno, una sega per tronchi) o comunque la società, sempre secondo l’accusa, era già protestata al momento di chiedere il leasing.
Un anno e 3 mesi per Claudio Pietro Dal Sal (difeso dall’avvocato Luca Donadon), Gianluigi Viera (difeso dall’avvocato Giovanni Melideo), e per Adriano Paschetto, 9 mesi per Adriano Zago, difeso dall’avvocato Gabriele Traina.
Sentenza pronunciata dal giudice Monica Biasutti, pubblica accusa sostenuta dal Vpo Cesia Rossi Puri. Le posizioni dei quattro imputati, come ricostruite dall’accusa, erano le seguenti: Dal Sal mediatore, Vieria intermediario, Paschetto e Zago legali rappresentanti delle due società: una delle due società doveva realizzare il macchinario, l’altra acquistarlo.
Gli avvocati difensori, che presenteranno appello, avevano chiesto l’assoluzione sottolineando che non vi era stata volontà di raggirare la banca, che mancava l’elemento soggettivo dell’induzione all’errore e che comunque c’erano stati dei controlli.
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