Truffa a Friulia, si resta a Pordenone Ammesse le prove

Resta a Pordenone il processo per truffa in concorso ai danni di Friulia che vede come imputati il professore universitario maniaghese Maurizio Massaro, 42 anni, e il commercialista di Cordignano...
Resta a Pordenone il processo per truffa in concorso ai danni di Friulia che vede come imputati il professore universitario maniaghese Maurizio Massaro, 42 anni, e il commercialista di Cordignano Andrea Da Re, 41 anni. Il giudice monocratico del tribunale pordenonese Iuri De Biasi ha infatti rigettato, nell’udienza di ieri mattina, l’ “eccezione” (tecnicamente si trattava di una segnalazione per valutazione) sollevata dal collegio difensivo formato dagli avvocati Remo Anzovino, Alessandro Da Re e Luca Riponti.


La tesi, illustrata dall’avvocato Anzovino nel corso dell’udienza, partendo comunque dal presupposto che non ci sia stata alcuna truffa, evidenziava che la competenza territoriale avrebbe dovuto essere del tribunale di Trieste, dove ha sede Friulia. È stato rimarcato, infatti, che le erogazioni (quasi 1,5 milioni di euro) erano state deliberate sulla scorta di documenti presentati proprio a Trieste. Da qui la segnalazione al giudice con la richiesta di valutare la questione della competenza territoriale. Il dottor De Biasi ha ritenuto invece che la competenza sia del tribunale di Pordenone e ha inoltre ammesso le prove. A questo punto, il 25 settembre, potrà iniziare l’audizione di testimoni e consulenti a cominciare dai dirigenti di Friulia (parte civile con l’avvocato Stefano Buonocore). Calendarizzate anche le udienze successive, che sono state fissate per il 30 ottobre, per il 7 e il 14 dicembre.


Nell’udienza precedente, lo scorso 22 giugno, il giudice De Biasi aveva rigettato le eccezioni preliminari mosse dalla difesa, compresa la nullità dell’udienza preliminare. Secondo i legali, due metri cubi di documenti non erano stati trasmessi e inseriti nel fascicolo del pubblico ministero: si trattava di documenti sequestrati dalla Finanza nella sede di Friulia e a casa di Emanuele Lucatello, amministratore unico della Leimholz industrie srl e della Edifin costruzioni srl, poi fallite. Lucatello, accusato di truffa in concorso con Massaro e Da Re, il 5 luglio ha patteggiato tre anni dinanzi al gup
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