Trovato senza vita da alcuni escursionisti: Fabrizio Di Lenardo era innamorato della Val Resia

Lavorava in una ditta con sede a Udine, dove risiedeva. Il sindaco Anna Micelli: «Era ben voluto e stimato da tutti»

Elisa Michellut
Due elicotteri erano arrivati sul posto dopo che era stato segnalato il corpo senza vita, a destra Fabrizio Di Lenardo
Due elicotteri erano arrivati sul posto dopo che era stato segnalato il corpo senza vita, a destra Fabrizio Di Lenardo

RESIA. Fabrizio Di Lenardo, 65 anni, trovato senza vita in Val Resia, a quota 1.000 metri, in località Jama, non lontano da alcuni stavoli, era molto conosciuto nella Valle. Sono stati alcuni escursionisti a dare l’allarme.

Originario di Coritis, uno splendido borgo ai piedi del monte Canin, il sessantacinquenne avrebbe voluto, dopo la pensione, tornare ad abitare nei luoghi in cui aveva trascorso l’infanzia.

Uomo di 65 anni trovato senza vita a quota 1000 metri in Val Resia, era in assetto da caccia e aveva con sé il fucile
L'elisoccorso regionale ha portato sul posto il medico per la constatazione del decesso e il secondo elicottero ha poi provveduto al recupero della salma

Di Lenardo, che lavorava in una ditta con sede a Udine, risiedeva nel capoluogo friulano. Non era sposato.

Lascia il fratello Fulvio, la cognata e i nipoti.

«Era un uomo ben voluto e stimato da tutti – le parole del sindaco di Resia, Anna Micelli –. E’ stato uno dei principali sostenitori della ricostruzione della chiesetta di Coritis. Ha lavorato tanto, materialmente e fisicamente, alla ricostruzione della chiesetta. I primi giorni di agosto, in occasione della messa annuale, aveva partecipato all’evento come scampanotador. Si faceva volere bene da tutti e avrebbe voluto trascorrere la sua vita nella valle, dopo la pensione, per mettersi a disposizione della comunità di cui sentiva di far parte. Gli mancava un anno soltanto alla pensione. Siamo tutti addolorati e vicini ai familiari in questo momento di grande dolore».

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