Trovata all’ex Inps la sede per dieci associazioni

Cividale: sono solo una rappresentanza delle circa 200 presenti nel comune Nella vicina palestra lo spazio sarà invece suddiviso fra tre sodalizi sportivi
Cividale 21 Novembre 2011. Sede Inps. Telefoto Copyright Foto PFP
Cividale 21 Novembre 2011. Sede Inps. Telefoto Copyright Foto PFP

CIVIDALE. Finora miraggio, presto realtà. La Casa delle Associazioni, struttura caldeggiata da anni dai sodalizi locali, si farà, e pure in tempi rapidi. La giunta ha già individuato la sede e sta predisponendo la delibera che formalizzerà la scelta: il campo base dei gruppi associativi cittadini (o per meglio dire: di una loro rappresentanza, posto che il totale sfiora addirittura le duecento unità) sarà il plesso che fino a qualche mese fa accoglieva l’Inps, a Carraria. La riconversione d’uso dell’immobile – conseguente, appunto, al trasloco dell’Istituto, oggi ubicato negli spazi del Centro civico – risponde in primis all’esigenza di un’ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse, filosofia che il Comune ha necessariamente fatto propria e che, fra l’altro, si è di recente concretizzata nell’accorpamento alle primarie Manzoni dell’Università della terza età.

«Il panorama economico è tale da non offrire alternative – commenta l'assessore al patrimonio Davide Cantarutti –: la linea che abbiamo dovuto adottare è quella del risparmio, del contenimento delle spese». Spese che, nel centro di Carraria di cui anche l'ex palazzo dell'Inps fa parte – e nel quale operano diverse associazioni –, stavano diventando insostenibili. «Al di là dei costi di gestione – spiega infatti il sindaco Stefano Balloch – si profilava un problema insormontabile, allo stato attuale: la necessità, cioè, di adeguare alle normative di sicurezza il vastissimo complesso. La cifra preventivata per l'operazione si aggira sui tre milioni di euro, onere ovviamente insostenibile, al momento, per le casse municipali. Di qui la decisione di destinare ai sodalizi attivi in loco, e ad altri, le stanze che l'Inps ha lasciato libere. Si tratta di vani ristrutturati con cura e, dunque, perfettamente a norma sotto il profilo dell'impiantistica e delle barriere architettoniche, oltre che dotati di un efficiente sistema di riscaldamento e condizionamento. Le associazioni hanno capito le nostre esigenze e si sono dimostrate molto collaborative».

Il progetto, si diceva, prenderà forma a breve, e si collega strettamente a un secondo provvedimento: «Nella vicina palestra – annuncia Balloch – sarà attuata un tripartizione della superficie, a beneficio dell'accademia schermistica Fiore dei Liberi e delle associazioni di karate e judo». La palazzina già dell'Inps accoglierà per parte sua una decina di realtà, dal Cai all'Acat, da @uxilia all'Avos, al coro Basaldella; il blocco del complesso di Carraria, invece, rimarrà vuoto fino a quando non si otterrà un contributo a sostegno degli interventi di ristrutturazione.

Lucia Aviani

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