Tricesimo, un centro direzionale nell’ex essiccatoio

TRICESIMO. Nuova vita per l’ex essiccatoio bozzoli di Tricesimo che tutti, transitando sulla Pontebbana, possono ammirare nella sua “rinascita”. Infatti, è ormai conclusa la riqualificazione curata dalla società che porta il suo nome, realizzata dalla “Lino Venuti srl”, impresa edile stradale di Tarcento, che ne é anche proprietaria. Il progetto è stato curato dall’architetto Maurizio Gerussi, di Reana del Rojale.
Ora l’ex essiccatoio, una struttura che fu progettata nei primi decenni del secolo scorso dal famoso architetto triestino Arduino Berlam, aspetta di essere ripopolato con attività direzionali. Tutti gli spazi sono proposti in locazione: infatti, nessuno può essere messo in vendita in quanto l’intervento è stato fatto grazie a un contributo regionale. Si tratta di fondi della legge per la tutela dell’archeologia industriale. L’edificio poi è soggetto al vincolo della Soprintendenza. All’oggi è stato possibile vendere solo il pianoterra: ne è proprietaria la Società agricola tricesimana che, come è noto, vi ha aperto da pochi giorni la più grande bottega di Campagna Amica del Friuli Venezia Giulia.
Come spiega Sergio Venuti, presidente della società ex essiccatoio e titolare dell’impresa fondata dal padre Lino una cinquantina di anni fa, la vendita alla cooperativa tricesimana è stata possibile «grazie a una legge regionale che permette di vendere fino al 20% dell’immobile e quello spazio rientrava in questi termini».
Nessuna vendita per il resto, poiché, sottolinea Venuti, «fintanto che esiste il contributo regionale, una delle clausole è che non si può vendere e quindi lochiamo tutto». Si tratta di un finanziamento ventennale in rate di 90 mila euro per un totale di 1 milione 800 mila.
Una locazione che non è a uso abitativo, ma esclusivamente di ufficio e commerciale; vi possono trovare spazio studi notarili o di avvocato, laboratori artigianali, centri direzionali nel senso più ampio. «Il primo, secondo e terzo piano sono tutti nostri, e ognuno, che misura 300 metri quadrati netti, può restare come spazio unico o essere suddiviso – ricorda ancora Venuti -; sempre il terzo piano, ancora per la convezione con la Regione, metà spazio è stato concesso in gestione al Comune di Tricesimo il quale può usufruirne per attività culturali e di promozione. La convenzione dura dieci anni». Comunque, per saperne di più, sottolinea Venuti, si può chiamare lo 0432.784319 per ricevere, oltreché informazioni, anche la cartografia.
Un intervento di cui il consigliere regionale Giorgio Baiutti ha seguito i problemi relativi all’apposizione del vincolo della Soprintendenza e ora sottolinea che, «a intervento di restauro concluso, non si può non esprimere soddisfazione per un lavoro che riqualifica un’area importante di Tricesimo grazie anche ai fondi della legge per la tutela dell’archeologia industriale che ha avuto peraltro pochi esempi nella nostra zona».
Mariarosa Rigotti
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