Tricesimo, tutti d’accordo: Imu minima

TRICESIMO. Imu, uno spauracchio ormai non solo per chi possiede una seconda casa, ma anche per chi ha solo quella in cui ci abita. Non poteva certo mancare tra gli argomenti oggetto del dibattito, penultimo tra quelli promossi dal Messaggero Veneto, in vista delle amministrative di domenica, che, lunedì sera, per oltre due ore, ha messo sotto esame i quattro candidati sindaci di Tricesimo: oltre all’uscente Andrea Mansutti (che curiosità proprio lunedì ricordava il 23º anniversario di matrimonio, ma ha disertato i festeggiamenti per essere presente all’incontro elettorale) e i suoi sfidanti: Antonio Colussi, Gabriella Martinuzzi e Walter Rizzetto. Quattro candidati – per complessive 12 liste di cui diversi componenti erano tra gli oltre trecento cittadini intervenuti alla riuscita serata – a rispondere sia alle domande di Domenico Pecile sia del pubblico.
Quesiti ben definiti e mirati che non lasciavano spazio a fraintendimenti, “quali le priorità per Tricesimo da parte del nuovo sindaco” e cosa si intende fare per promuovere il ruolo della Protezione civile; a porre questo secondo interrogativo il capogruppo Luciano Montagnese.
Tornando all’Imu, più di una considerazione sull’ingiustizia della tassa (Rizzetto), ma corale l’idea che, nel rispetto della legge, debba essere applicata al minimo. Oltre a commercio e traffico, di cui già riferito, attenzione anche al futuro dell’ex caserma Patussi che Tricesimo dovrà gestire di concerto con il Comune di Reana: «Non ci faremo nulla, non ci sono soldi» (lapidario il concetto espresso da Rizzetto, che si è augurato che non si accentrino interessi privati magari per realizzare l’ennesimo centro commerciale); quell’ampia superficie potrebbe invece adattarsi bene pure per ecopiazzole (Colussi) o per un polo tecnologico (Martinuzzi), mentre Mansutti ha ricordato di aver dato «incarico all’Università di Udine per uno studio di fattibilità che la nuova amministrazione dovrà divulgare attraverso un manifesto d’interesse».
All’attenzione dei candidati sindaci anche il welfare, con riferimento ad assistenza agli anziani e quindi anche gestione della casa di riposo, nuovo polo sanitario (che pure potrebbe essere ospitato nella ex Patussi), giovani e infanzia (serve un asilo nido pubblico, ma si è parlato anche di “Tagesmutter”), nuove povertà e lavoratori rimasti senza occupazione a causa della crisi economica che morde sempre più. E proprio guardando alla delicata situazione economica, una domanda del moderatore non poteva non riguardare i tagli di spesa per razionalizzare la macchina amministrativa del Comune, incitando i candidati a esporre ognuno la propria ricetta. Spazio poi alla cultura, valutata una componente fondamentale della proposta politico-amministrativa, in particolare per la funzione dello stesso teatro Garzoni che ospitava il dibattito e la destinazione di villa Ciceri, nel cui ambito, tra l’altro, dovrebbe trovare sede la nuova biblioteca comunale.
Mariarosa Rigotti
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