Trenta minuti, 26 euro: anche nelle farmacie friulane si parte con i tamponi rapidi. Ecco quando e come

Dopo Trieste anche nel resto della regione si sta attivando il servizio: in Friuli hanno aderito cinquanta farmacie

TOME' - FOTOPIRAN - VIGONZA - TAMPONI IN FARMACIA DOTT. GIACOMAZZI PIONCA
TOME' - FOTOPIRAN - VIGONZA - TAMPONI IN FARMACIA DOTT. GIACOMAZZI PIONCA

UDINE. È questione di ore, ma – dopo le farmacie di Trieste – stanno per partire anche quelle del resto del Friuli Venezia Giulia: sono infatti cinquanta i punti che hanno completato ieri la “registrazione” al sistema informatico e che dunque nelle prossime ore potranno assicurare ai loro clienti l’esecuzione del tampone rapido.
Sarà una piccola rivoluzione quella che attende i cittadini: dopo essersi prenotati, potranno recarsi in farmacia e in pochi minuti eseguiranno il tampone antigenico rapido ricevendo l’esito in una trentina di minuti.

Il prezzo massimo sarà di 26 euro e non servirà la prescrizione medica. Ma se tutti questi dettagli erano già stati concordati già oltre un mese fa con la Regione, solo ora si è riusciti a mettere a punto la fase operativa che richiede in primo luogo la presenza di personale qualificato e poi il collegamento informatico con il sistema sanitario regionale, che deve ricevere in tempo reale e in totale riservatezza l’esito dei test. Serve inoltre un luogo che garantisca in piena sicurezza lo svolgimento delle operazioni.

Messi a punto gli ultimi dettagli, forse già oggi il presidente di Federfarma Fvg, il dottor Luca Degrassi, potrà avere un quadro completo della situazione, con un calendario certo e l’elenco delle farmacie aderenti. Quasi sicuramente, comunque, si potrà cominciare tra lunedì e martedì.

«Stiamo partendo, è questione di ore – conferma il dottor Degrassi – : dovrebbero essere una cinquantina le farmacie pronte. Proprio in questi giorni si sono collegati al sistema informatico molti colleghi e credo che anche altri si aggiungeranno nei prossimi giorni. Noto con piacere che in questo primo gruppo di farmacie ce ne siano molte con sede nei paesi e non solo nei capoluoghi. Uno dei nostri obiettivi è infatti quello di garantire il servizio anche a chi vive in zone disagiate».

Uno degli ostacoli da superare in questa prima fase è stato quello del reperimento del personale autorizzato a eseguire i prelievi. «Siamo in contatto con la Croce Rossa – prosegue Degrassi – e questa nuova collaborazione ci ha permesso di avere a disposizione anche un automezzo con autista e infermiere che potranno collaborare con le farmacie. In base alle prenotazioni dei cittadini saremo in grado di programmare la presenza della Croce Rossa che potrà mettere a disposizione il mezzo e il personale proprio nelle vicinanze della farmacia interessata, garantendo così l’esecuzione del servizio in piena sicurezza, senza neppure avere bisogno di strutture esterne come i gazebo».

C’è anche chi si è organizzato indipendentemente dal possibile supporto della Croce Rossa, ma – come spiega Degrassi – proprio la presenza dell’infermiere è stato un problema non da poco, visto che rappresenta un costo. «Abbiamo chiesto alla Regione di autorizzare a svolgere questo servizio nelle farmacie anche il personale infermieristico che lavora nelle strutture pubbliche – sottolinea Degrassi – visto che per legge non potrebbe impegnarsi in libera professione. Ma su questo punto non è stato possibile trovare un accordo con la Regione. Si potrebbero attivare con una deroga le Aziende sanitarie, però ancora non c’è stata disponibilità. Vedremo per il futuro».

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