Treno guasto, ennesima odissea per i pendolari: da Udine a Trieste in tre ore

Disavventura per i viaggiatori partiti alle 7.36 verso il capoluogo giuliano. C’è chi ha rinunciato al lavoro “mangiandosi” le ferie

UDINE. Ennesima Odissea per i pendolari a causa di un treno che si è guastato tra Monfalcone e Trieste rimanendo bloccato sui binari. Tutti i treni che dovevano transitare sulla stessa linea hanno accumulato almeno 40 minuti di ritardo. Ma il record va al regionale 21001 partito regolarmente da Udine alle 7.36. Invece di arrivare alle 9 infatti il treno è arrivato a destinazione alle 10.35 accumulando 95 minuti di ritardo. Un viaggio a tappe con diverse soste impreviste e poche comunicazioni da parte delle Ferrovie.

Paola, una ricecatrice che doveva andare a Trieste per un convegno internazionale organizzato dall’Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata, si è persa tutti gli interventi degli altri studiosi ed è arrivata alle 11, appena in tempo per prendere la parola. In molti invece si sono presentati al lavoro in ritardo e c’è anche chi si è “mangiato” un giorno di ferie quando ha capito che i continui rinvii della partenza non erano più sostenibili.

«Il primo stop si è verificato tra Sagrado e Monfalcone dove siamo rimasti fermi per circa mezzora - racconta Paola -. Poi siamo ripartiti ed è arrivato il messaggio con le scuse di Trenitalia per i 31 minuti di ritardo. Peccato che un paio di muniti dopo, quando siamo arrivati a Monfalcone hanno prima annunciato altri 20 minuti di ritardo e poi siamo restati fermi in stazione per circa 40 minuti. Solo dopo le 10 siamo ripartiti e non ci sono stati altri disguidi».

A far infuriare i pendolari al di là degli inevitabili disguidi è stata ancora una volta la mancanza di informazioni precise sul ritardo e la conseguente impossibilità di riorganizzare il viaggio. «In treno è passato un paio di volte il controllore per informarci che tra Monfalcone e Trieste c’era un treno guasto - racconta ancora Paola -, quindi tutti i treni da e verso Trieste erano in ritardo. La gente ovviamente era molto arrabbiata. A Monfalcone una ragazza è salita sul treno perché doveva andare a lavorare a Trieste. Si è seduta vicino a me e ha chiamato il suo capo per avvertirlo del ritardo. Ma visto il persistere della situazione, ha deciso di scendere e prendere un giorno di ferie. Arrivati a Trieste, in stazione, abbiamo potuto constatare direttamente che tutti gli altri treni avevano accumulato molto ritardo, almeno 40 minuti».

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