Treni, piste ciclabili e materna Laipacco cresce e chiede di più

Le problematiche del quartiere oggi al centro dell’incontro con i giornalisti del Mv al bar “Da Neto”

Un quartiere in espansione, che in pochi anni è passato da 900 a oltre 2.500 residenti. E che, dunque, necessita di infrastrutture e servizi. «Ci sentiamo dimenticati», avevano detto un anno fa gli abitanti di Laipacco, durante l’incontro con i giornalisti del nostro quotidiano. Oggi, per inaugurare il nuovo ciclo del “Caffè del Messaggero Veneto” torniamo nel rione orientale della città. L’appuntamento è per questa mattina alle 11, al bar-trattoria “Da Neto”, in via Laipacco 169.

Davanti a una tazzina fumante offerta dalla redazione, parleremo delle problematiche del quartiere, pronti ad ascoltare richieste, lamentele, proposte e idee. Un modo per far sentire la voce dei cittadini e per accendere il dibattito sulle questioni più “calde” che riguardano la comunità. Uno dei problemi segnalati a più riprese dai nostri lettori è quello che riguarda il proliferare di topi, che spinsero addirittura il parroco, don Antonio Raddi, a intervenire dalle colonne del nostro giornale, denunciando l’insostenibile situazione a cui era sottoposta anche l’asilo del rione.

Proprio via Laipacco, che ospiterà domani il “Caffè del Messaggero Veneto”, è uno dei punti sensibili per la viabilità del quartiere: i residenti lamentano la mancanza di marciapiedi e passaggi protetti per i pedoni, problema che condivide anche la vicina via Monzambano. La zona non sorride neppure agli amanti della bicicletta, considerato che manca una vera e propria pista ciclabile. Una mancanza grave, considerando la vocazione sportiva di Laipacco, che ha impianti per gare di calcio, basket, pattinaggio e bocce. I residenti, nell’ultimo anno hanno raccolto oltre 500 firme per sensibilizzare l’amministrazione comunale rispetto al problema. La giunta Honsell aveva già provveduto a individuare i fondi (400 mila euro) per realizzare la pista, che unirà la zona degli impianti sportivi di via Laipacco alla rotonda di via Buttrio, permetterà il collegamento con la stessa via Buttrio e dunque con il centro. C’è poi un’altra questione che Laipacco condivide con altre aree della città, ovvero quella dei passaggi a livello. Proprio via Laipacco è attraversata da un passaggio a livello, con i treni che sfrecciano ancora sui binari che corrono vicino all’abitato anziché essere instradati nel passaggio interrato già utilizzabile. Una situazione, questa, più volte denunciata dal comitato che si batte per l’eliminazione degli attraversamenti ferroviari a raso.

Infine, il problema della scuola materna che, ospitata nella sede della parrocchia, potrebbe essere trasferita all’ex caserma Osoppo. La parrocchia affitta da 20 anni i locali della scuola al Comune e incassa duemila euro al mese di affitto. Prima del governo Monti che ha obbligato gli enti pubblici a tagliare del 15 per cento gli affitti passivi, ne riceveva 2.800. Una cifra comunque insufficiente per sostenere la spesa stimata per la messa in sicurezza dello stabile, come denunciato da don Raddi. —

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