Tre discariche abusive nei boschi di Prepotto

PREPOTTO. Materassi, sacchi neri straripanti di materiale vario, vecchie bici, documenti cartacei.
Un po’ di tutto, insomma: in tre punti del territorio comunale di Prepotto, in località Casali Londero, nei boschi sotto la collina di Sant’Anna, entrando a Prepotto da Cividale, nella Bucovizza, a pochi metri dalla stradina che porta alla frazione di Centa e infine nella zona nota come Buse dal Lof, sono state scaricate grandi quantità di rifiuti «che sembrerebbero – abbozza il sindaco Maria Clara Forti – provenire da traslochi».
Il Comune ha subito fatto un sopralluogo e ha segnalato la circostanza ai carabinieri della Compagnia di Cividale: «Le indagini sono state avviate», spiega Forti, precisando che l’Arma sta effettuando verifiche sulla mole di oggetti smaltita nel bosco. «Ci siamo trovati di fronte – rileva – a piccole discariche a cielo aperto: a mio avviso gli scarti accumulati nei tre siti potrebbero provenire dallo sgombero di una o più case. Si tratterà di verificare, dal momento che sono stati trovati anche diversi documenti che riportano alcuni nominativi, se sia possibile risalire all'identità dei responsabili del gesto».
Gli accertamenti sono scattati, dunque, mentre si sta ragionando sulle modalità di bonifica. Parallelamente la giunta Forti promette linea dura contro i conferimenti scorretti di rifiuti nell’ecopiazzola presente in paese.
«La situazione – precisa il sindaco – sta diventando critica. Stiamo assistendo a episodi di maleducazione sempre più frequenti, che talora suppongo siano riconducibili al cosiddetto fenomeno del turismo delle immondizie, gente di fuori, cioè, che fruisce dei nostri luoghi di raccolta, altre volte ai residenti. A Prepotto abbiamo posizionato due nuove campane per il cartone: eppure c’è chi non si prende la briga di piegare le scatole e introdurle nei contenitori, ma le butta al suolo, fuori dai cassoni. Capita così che si verifichi il paradosso di campane vuote e di un ingombro di cartoni a terra: io stessa giorni fa ne ho raccolti parecchi per rimediare all’indecoroso spettacolo che si era venuto a creare».
L’unica soluzione, conclude Forti, sta nel potenziare il sistema di telecamere. «È inadeguato – rimarca il primo cittadino –: gli apparecchi attuali garantiscono copertura ridotta».
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