Tre anni di carcere al truffatore del pellet

L’uomo è stato arrestato per condanne cumulate. Nel 2021 aveva raggirato un 40enne con una vendita farlocca

Nel 2021 aveva architettato una truffa vendendo pellet, senza in realtà consegnarlo, a un 40enne di San Giorgio della Rinchinvelda, per la quale era stato condannato a a otto mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 300 euro. A difenderlo l’avvocato Luciano Rizzo.

Lo scorso dicembre Massimo Metelli, 51 anni, è stato rintracciato dai carabinieri di Pordenone nel territorio di Bedizzole, in provincia di Brescia, e arrestato, su ordine dell’ufficio esecuzioni penali della procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone.

L’uomo è stato quindi condotto all’istituto penitenziario di Brescia Canton Mombello, dove ora dovrà scontare una pena detentiva finale di 3 anni e 11 mesi, sia per la citata vendita farlocca del pellet, sia per cumuli di altre pene.

Metelli era finito sul banco degli imputati lo scorso maggio, quando la giudice Piera Binotto lo aveva ritenuto colpevole della truffa ai danni dell’uomo raggirato nella falsa compravendita del legno truciolato combustibile.

Quando era stato rintracciato, Metelli era stato trovato in possesso della carta Postepay su cui si era fatto accreditare il denaro, in totale 600 euro, l’acquirente in buona fede gli aveva versato per comprare quattro bancali del materiale «a prezzo vantaggioso», secondo quanto promesso dall’annuncio pubblicato su una piattaforma online che aveva tratto in inganno la vittima, la quale del tranello si era accorta troppo tardi.

Secondo la ricostruzione eseguita dalla procura a seguito delle indagini, il 51enne, non soltanto si era fatto caricare i soldi per due volte sulla Postepay, ma quando all’ignaro acquirente la merce non era arrivata, si era scusato promettendo che lo avrebbe rimborsato, ma con un nuovo inganno si era fatto accreditare altri soldi.

Oltre al danno, quindi, anche la beffa, perché il 40enne di San Giorgio della Richinvelda, dopo aver creduto di avere comprato il pellet online, non vedendolo mai arrivare a casa aveva contattato il venditore e questi lo aveva convinto a recarsi allo sportello delle Poste per effettuare l’operazione di rimborso. In realtà lo aveva indotto a versargli tramite un bonifico altri 150 euro.

La vittima costituitasi parte civile, difesa dall’avvocato Ivan Cesaratto, ha ottenuto un risarcimento di 1.200 euro, oltre al pagamento delle spese processuali.

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