Travolto dal tagliaerba mentre rasa il prato pensionato di 79 anni muore schiacciato

È morto mentre stava tagliando l’erba in giardino. Aveva sollevato il trattorino tagliaerba, che si era inceppato, nel tentativo di farlo ripartire ed è rimasto schiacciato dal mezzo.
La tragedia è accaduta ieri pomeriggio, verso le 16, in via Isonzo, al civico 4, a Fiumicello. Bruno Cragnolin, 79 anni, meccanico in pensione, è deceduto sul colpo.
L’anziano, come detto, stava tagliando l’erba nel giardino della propria abitazione. A un certo punto, per qualche motivo ancora da verificare, il mezzo si è inceppato. Il settantanovenne, come probabilmente aveva già fatto tante altre volte, ha sollevato il trattorino e l’ha appoggiato al muro di recinzione. La dinamica dell’accaduto è ancora da chiarire. Secondo quanto riferito, l’uomo si sarebbe steso sotto il trattorino utilizzato per il taglio dell’erba forse nel tentativo di riparare il guasto che aveva causato il blocco. Per qualche motivo, il mezzo, all’improvviso, gli è piombato addosso. L’ipotesi è che non fosse stato collocato precedentemente in una posizione sicura. Il fiumicellese non ha avuto scampo. Come detto, è morto sul colpo. Secondo carabinieri e vigili del fuoco, il peso del trattorino ha causato lo schiacciamento del torace e del capo.
Bruno Cragnolin era solo in casa nel momento in cui si è verificato l’incidente. La moglie era uscita per alcune commissioni. È stata proprio lei, comprensibilmente sconvolta, a trovare il corpo senza vita del marito. Immediata la chiamata ai soccorsi. Sul posto, a sirene spiegate, sono arrivati i sanitari del 118, i vigili del fuoco del distaccamento cervignanese e i carabinieri della stazione di Cervignano, che hanno ricostruito l’accaduto.
La notizia della tragedia si è diffusa rapidamente a Fiumicello. La sindaca, Laura Sgubin, accompagnata dal vicesindaco, Michele Fernetti, ieri pomeriggio si è recata a casa della famiglia Cragnolin. In via Isonzo, al civico 4, i rappresentanti dell’amministrazione comunale sono stati accolti da alcuni parenti, che si sono subito stretti ai familiari nel tentativo di portare conforto.
«Una bruttissima notizia, che ha scosso la nostra comunità – le parole addolorate della sindaca Sgubin –. Sono lavori che vengono effettuati decine di volte e in un attimo può succedere una disgrazia. Esprimo la vicinanza a tutta la famiglia Cragnolin, a nome della giunta e dei cittadini del nostro Comune. È un momento difficile, di grande dolore».
Il parroco, don Luigi Fontanot, aggiunge: «Siamo addolorati. Ogni errore viene considerato un fallimento. Trovare la serenità di comprendere che anche gli errori fanno parte della nostra dimensione umana ci rende più semplice affrontare tragedie come questa e affidarci a chi ci può dare un sostegno». —
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