Trattore carico di gavettoni e la secchiata centra la prof

L’incidente, costato una nota al “lanciatore”, si è verificato all’istituto agrario. Anche al Malignani è spuntato un mezzo agricolo carico di “munizioni”

UDINE. Tempo di gavettoni, si sa. I giorni successivi alla cena di matura impongono il rituale: perché mai non “personalizzarlo”?, hanno allora pensato alcuni buontemponi della classe V B dell’Istituto tecnico agrario Paolino d’Aquileia di Cividale.

Detto fatto: nel piazzale antistante la scuola è comparso, una settimana fa attorno all’ora di pranzo, un trattore con annesso carretto, stracarico - si sarà già capito - di contenitori pieni d’acqua pronti all’uso. Bravata a tema, insomma, che sarebbe probabilmente scivolata via senza clamori se non fosse stato per un malaugurato errore di... bersaglio.

Preso dalla foga, il malcapitato “lanciatore” ha infatti gettato un’occhiata troppo grossolana in direzione delle vittime designate, tre belle ragazze sbucate dal portone della scuola. Peccato non si fosse accorto, lo studente, che il terzetto non era... “omogeneo”.

Nel tentativo di svignarsela indenni, infatti, due allieve si erano prudenzialmente strette attorno a una prof (quella di tedesco, per le cronache). Il seguito è facilmente intuibile. Dal rimorchio è partita la secchiata, che ha inzuppato da capo a piedi alunne e docente.

Immaginarsi lo sconcerto dell’allievo (e del più vicino compagno di disavventura, il giovane alla guida del trattore) al grido che gli ha rivelato la madornale svista: verosimilmente, panico allo stato puro.

Morale della favola: mentre i diversi “complici” - stando alle voci di corridoio - si davano alla macchia, vista la malaparata, l’insegnante si precipitava nell’ufficio del preside.

Atto dovuto, a quel punto, la nota di biasimo, che «stigmatizza il comportamento irresponsabile e inadeguato» del tiratore d’acqua e minaccia provvedimenti in sede di scrutinio, «nella determinazione del voto di condotta». Le righe vergate dal dirigente Paolo Battigello sono spuntate ieri sulla pagina Facebook Average Furlan Guy, che ha conferito al protagonista dell’episodio, honoris causa, la “matura Friulanità”. Pioggia di “mi piace”, superfluo dirlo.

«Era parecchio tempo che non avevamo a che fare con i gavettoni - commenta il dirigente scolastico -, e sapete perché? Perché il sottoscritto sequestrò letteralmente, anni fa, un trattore con annesso rimorchio stipato di recipienti, proprio come si è verificato in questa occasione.

Lo feci portare nel vicino piazzale della piscina comunale e il carico fu smaltito nelle condutture là presenti. Il timore principale era che qualcuno potesse farsi male a causa del fondo bagnato. Adesso il copione si è ripetuto... ma a metà. Sono stato subito informato della presenza del mezzo ma non ho fatto in tempo a ordinarne lo spostamento...».

Il “fattaccio” era già successo. Ma l’incursione a scuola in trattore mica è prerogativa dei diplomandi in agraria. Nossignori.

È accaduto anche al Malignani di Udine (e pure in questo caso la notizia ha spopolato su Fb, sempre su Average Furlan Guy: la pubblicazione è stata contemporanea a quella dell’episodio cividalese): «Presentarsi in trattore all’ultimo giorno di scuola.

Per far capire a tutto il Malignani chi comanda», recitano enfatiche le righe che accompagnano la fotografia postata, in cui una macchina agricola rossa con bandiera friulana sventolante sul tettuccio fa bella mostra di sé davanti all’istituto. I consensi sul web? A raffica. La goliardata ha fatto presa.

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