Tragedia sull'A4, muore nello schianto fra tir

La vittima è Silvio Peresano, 60 anni, di Udine, autista della ditta Chiurlo

SAN STINO DI LIVENZA. Nello schianto tra mezzi pesanti che venerdì pomeriggio ha bloccato a lungo la A4, tra i caselli di Cessalto e San Stino di Livenza (in direzione Trieste), ha perso la vita un autista della Chiurlo di Basaldella: è il sessantenne udinese Silvio Peresano, da una vita alle dipendenze dell’azienda di Campoformido.



Alle 14.30 sull’autostrada è scoppiato l’inferno: al km 437 tre camion sono rimasti coinvolti in uno scontro risultato fatale all’autotrasportatore friulano, soccorso tempestivamente, ma purtroppo dichiarato morto dai medici giunti sul posto. Nell’impatto sono rimasti feriti, ma non gravemente, anche il guidatore di un mezzo croato e un minore. Entrambi sono stati estratti dalla cabina del camion dai vigili del fuoco, intervenuti con 5 automezzi e 15 operatori da Mestre, Treviso e Motta di Livenza. Illeso il conducente del terzo mezzo, straniero.

La dinamica dell’incidente è al vaglio della polizia stradale di San Donà, intervenuta per i rilievi di legge. Violento l’urto tra l’autoarticolato sul quale viaggiava Silvio Peresano e quello con targa croata. Ancora da capire se all’arrivo del mezzo friulano condotto dalla vittima gli altri due camion si fossero già scontrati. L’incidente, tuttavia, non ha causato perdite di carburante dall’autocisterna che conteneva gasolio, recuperato successivamente con mezzi inviati dalla ditta di Basaldella. Traffico in tilt, con 8 chilometri di coda e la chiusura di alcune entrate autostradali.

La drammatica notizia è stata accolta con doloroso sconcerto in azienda: Silvio era il decano degli autisti, espertissimo, con milioni di chilometri alle spalle, nei 40 anni di attività mai un incidente. Grande lavoratore, uno di quelli che non guardano mai l’orologio. Alla soglia della pensione, era un riferimento, un faro nella società multiutility, di primo piano a livello nazionale per l’offerta di prodotti petroliferi, energia elettrica, oli lubrificanti e servizi correlati. Peresano vi era entrato a 20 anni, prendendo il posto del padre Dante, uno dei primi autisti della Chiurlo. «Una persona magnifica – così lo descrive Alberto Sartori, amministratore delegato – non solo un dipendente competente a livello tecnico ma una persona ricchissima, sempre col sorriso, sempre disponibile».

All’annuncio del dramma, si sono visti uomini grandi e grossi piangere nel piazzale, inconsolabili. Il presidente della società, l’ottantenne Artemio Sartori – una vita insieme a Silvio -, non ha voluto sentire ragioni: si è messo in macchina per raggiungere San Donà. Colleghi e conoscenti, appresa la notizia, si sono stretti ai figli Jody e Ronny (attivi nel settore del giardinaggio a Pavia di Udine e in città) e alla moglie Luisa Rosso, messo comunale a Pozzuolo del Friuli. Indicibile il dramma che ha sconvolto la famiglia. «Un marito ideale: sempre insieme, da 39 anni, facevamo progetti per il dopo pensione». Per i figli, invece, era semplicemente «un esempio di laboriosità e di onestà. Ci dava sicurezza e allegria».
 

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