Tragedia del Natisone, nel processo entrano anche Ministero dell’Interno e Arcs

Il giudice Daniele Faleschini Barnaba, giovedì mattina, ha disposto la citazione della responsabilità civile e ha rinviato l’udienza al 3 marzo 2026

Alessandro Cesare

Sono bastati pochi minuti per chiudere la nuova udienza sul caso Natisone. Il giudice Daniele Faleschini Barnaba, giovedì mattina, ha disposto la citazione della responsabilità civile per ministero dell’Interno e Arcs, coinvolgendoli quindi nella fase processuale.

Detto questo ha rinviato l’udienza al 3 marzo 2026. Una decisione attesa dalle parti coinvolte nel processo: i difensori dei quattro imputati, Stefano Buonocore, Alfonso Mangoni e Maurizio Miculan, l’avvocato che rappresenta le famiglie delle tre vittime, Maurizio Stefanizzi, e il pm Letizia Puppa.

A essere indagati per la morte dei tre ragazzi travolti dal Natisone il 31 maggio 2024, Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Casian Molnar, sono tre vigili del fuoco e un operatore Sores.

Presenti in aula decine di vigili del fuoco e di infermieri come segno di solidarietà per i colleghi finiti a processo.

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