Traffico di rifiuti, al via il processo
PORDENONE. Tredici persone erano finite sotto inchiesta del pm della procura della Dda Giorgio Milillo per attività organizzata di traffico illecito di rifiuti non pericolosi, in concorso fra di loro consistenti nel cosiddetto “giro bolla”.
Secondo l’accusa i rifiuti sarebbero stati conferiti, senza essere trattati alla Ecosol Friuli di San Quirino, direttamente ai destinatari finali.
A cinque anni di distanza dalla conclusione delle indagini, ieri dianzi al giudice monocratico Marino, è ripartita la costola pordenonese del procedimento.
Alla sbarra, due soli imputati, l’addetto al settore comerciale Gianni Salamina, 66enne di Aprilia e Adriano Pilotto, 55enne di Galliera Veneta.
In particolare a Salamina si contesta di aver predisposto artata documentazione per consentire la gestione di ingenti quantitativi di rifiuti non pericolosi in modo illecito.
Per tutti gli altri il procedimento si è concluso in udienza preliminare a Trieste il 7 luglio dell’anno scorso. Quattro sono stati prosciolti, ottenendo la derubricazione del reato a “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”, che prevede solo una contravvenzione, dunque oblabile: si tratta di Alberto Lui, 47enne di origine brasiliana, Loretta Gava 53enne di Godega di Sant’Urbano, Paolino Scantamburlo, 50enne e Gianni Scantamburlo, 48anni (questi ultimi due entrambi residenti a Trebaseleghe e rispettivamente amministratore unico e socio proprietario della società Futura recuperi). Giovanni Bacchi (promotore, organizzatore e intermediario) ha chiesto il rito abbreviato ed è stato assolto.
Altri sei hanno patteggiato. Il legale rappresentante della Ecosol Friuli Ugo Sandre ha patteggiato un anno di reclusione, l’impiegato Alberto Cossio sei mesi di reclusione, Yang Kaczorek Dong Zi, 38enne cinese, ha ottenuto otto mesi di reclusione, l’autista Paolo Magris, 32enne di Montereale Valcellina, sei mesi di reclusione, Walter Gobbo, 50enne residente a Fontanafredda, cinque mesi di reclusione e Sigfrido Vergari, 33enne di Cordenons, sei mesi di reclusione. A tutti è stata concessa la condizionale.
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