Traffico di prostitute cinesi per centinaia di friulani
Sgominata dai Cc una banda guidata da un 30enne di Nimis: arrestato assieme a 4 donne orientali
La nuova frontiera del sesso per chi in Friuli va a caccia di avventure ed emozioni forti è quella di stampo orientale, in particolare cinese. Lo dimostrano i risultati di un’operazione dei carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile di Udine che ha hanno scoperto una banda italo-cinese che sfruttava donne orientali costrette a prostituirsi in decine di appartamenti sparsi in Friuli e nel vicino Veneto. A finire in cella domenica all’alba sono stati il trentenne friulano Marco Micossi, metalmeccanico di Nimis e 4 donne cinesi con le accuse di sfruttamento della prostituzione, immigrazione clandestina, fabbricazione di documenti e favoreggiamento. Nella rete dei militari sono cadute anche la quarantenne Yu Xiao Yang, convivente dell’uomo, Jing Meidan, 33 anni, la connazionale Li Li di 36. Zuo Su Yang, 42 anni, è stata arrestata in flagranza di reato per la violazione della legge Bossi-Fini. Nell’operazione, nella quale sono stati impiegati 40 militari di Udine, Mestre e Castelfranco Veneto, sono stati sequestrati diversi appartamenti nei quali donne dai 22 ai 35 anni erano costrette a prostituirsi. Il volume di affari stimato si aggira sugli oltre 300 mila euro. Infatti sarebbero diverse centinaia i clienti, in massima parte friulani, che per ogni prestazione erano disposti a sborsare cifre che andavano dai 100 ai 300 euro. Dalle indagini è emerso che Micossi e le due maitresse - l’amica Yu Xiao e Li Li, che procuravano le prostitute orientali provenienti dalla vicina Milano, avevano deciso che la clientela fosse soltanto italiana. Dunque non sono stati pochi i casi di stranieri “respinti” dai tre call center che operavano a Udine, Nimis e Milano. Tra l’altro nell’operazione sono stati sequestrati 60 mila euro tra denaro in contante e preziosi. In particolare a Udine e Codroipo sono state posti i sigilli a quattro appartamenti a luci rosse. In città sono state chiuse tre case: in via Pirona, via Cividale e via Freschi, mentre nella cittadina del Medio Friuli i carabinieri sono intervenuti in via Cesare Battisti. L’indagine che ha smascherato gli autori è partita lo scorso agosto proprio da Codroipo per le lamentele della proprietaria. Nei confronti degli arrestati i carabinieri del nucleo Radiomobile hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Francesco Florit su richiesta del sostituto procuratore Matteo Tripani per concorso in favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L’organizzazione criminale induceva le donne orientali, che provenivano in massima parte da Milano, a prostituirsi anche in virtù dei guadagni che quadruplicavano rispetto rispetto al normale impiego che ciascuna di loro poteva avere. E il reclutamento dei clienti come detto avveniva attraverso tre call center gestito da donne cinesi che hanno indirizzato in questi mesi centinaia di uomini che avevano letto gli annunci erotici su quotidiani locali, siti internet e riviste specializzate.
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