Tra Pro Gorizia e Lucinico tutto pronto per la fusione
La data delle nozze non è stata ancora annunciata, ma la fase del corteggiamento sembra ormai aver portato i due “amanti” a un passo dall’altare. E la promessa dovrebbe essere ormai solamente un rito formale per ufficializzare un percorso sul quale tutti gli indizi portano in un’unica direzione: quella della fusione tra la Pro Gorizia (fondata nel 1923) e il praticamente coetaneo Lucinico (anno di fondazione il 1924).
L’accordo di massima, almeno sui grandi temi, sarebbe infatti già stato trovato dalle rispettive dirigenze e un incontro chiave, in tal senso, è in programma già domani mattina, quando in municipio i vertici delle due società torneranno a sedersi allo stesso tavolo, sotto la supervisione del consigliere comunale con delega allo sport, Giuseppe Ciotta.
Ed è proprio l’esponente dell’amministrazione Romoli ad anticipare (e confermare ufficiosamente l’imminente unione tra i due sodalizi sportivi) alcuni dei temi caldi che dovranno essere discussi prima di annunciare alla Gorizia calcistica che il matrimonio si farà e in quali termini, oltre che a tracciare la strada etichettando in maniera chiara questo processo di fusione come un esempio virtuoso che anche le altre società sportive goriziane dovranno seguire. «Se questa fusione andrà a buon fine io sarò molto soddisfatto», ha commentato senza mezzi termini Ciotta. «E penso, senza peccare di presunzione, di potermi arrogare la paternità di questo tipo di soluzione, che spero non andrà a colpire soltanto il mondo del calcio goriziano, ma dovrà colpire l’intero panorama sportivo della nostra città».
Ma Ciotta traccia anche la linea da seguire per arrivare, nel caso in cui le “nozze” si faranno, ai primi risultati concreti. Guardando in particolare alle giovani generazioni di calciatori e di sportivi. «La priorità dovrà essere quella di creare un settore giovanile importante», ha proseguito Ciotta, «e la fusione tra Lucinico e Pro Gorizia può ravvivare questo desiderio. Avremo a disposizione una struttura sportiva efficiente e a norma, composta da due campi sportivi illuminati per offrire maggior spazio e disponibilità ai nostri giovani, in alcuni casi molto numerosi come nel caso del settore giovanile della Pro Gorizia».
Un passaggio che «però dovrà essere soltanto un primo passo, di cui il Comune di Gorizia si sta facendo e si farà garante. Altri dovranno seguire questo percorso che mi piace definire provocatorio, ma che rappresenta una occasione irrinunciabile per tutto il mondo sportivo goriziano».
E guai a pensare che la fusione tra biancazzurri e nerazzurri rappresenti una “resa”, come la definisce Ciotta, da parte della dirigenza del Lucinico, società con 93 anni di storia sulle spalle. «Dobbiamo riconoscere sempre quello che è stato il Lucinico nella storia del calcio isontino», ha precisato Ciotta, «non siamo di fronte a una resa da parte dei dirigenti nerazzurri ma, anzi, di un fortissimo segnale di apertura e lungimiranza verso quello che sarà il destino dello sport nella nostra città».
Il confronto si sposterà ora dal piano politico a quello prettamente sportivo e tecnico, i cui dettagli dovranno essere discussi dalle stesse società. Non senza qualche indicazione di massima da parte del Comune. «È un mio desiderio che la Pro Gorizia mantenga anche una squadra che possa militare in una categoria inferiore rispetto a quella attuale, la Promozione», prosegue Ciotta, «con l’obiettivo di valorizzare i giovani o far giocare elementi della prima squadra in fase di recupero dopo un infortunio, una sorta di squadra B che possa preparare i giocatori alla prima squadra. Lo scopo del Comune è quello di riportare in città tutta l’attività calcistica», conclude il consigliere con delega allo sport, «così da preservare il campo centrale dello stadio Bearzot e di evitare trasferte a Mossa, faticose sia per i piccoli calciatori che per i genitori. Senza discutere dei costi che pesano sulle spalle delle società, che purtroppo spesso non sono sostenuti dai risultati del campo. Non trovo che i risultati sportivi a cui stiamo assistendo giustifichino la presenza di un tale numero di società sportive a Gorizia. Le uniche due realtà che si stanno comportando bene, limitando questa analisi al mondo del calcio, sono a mio avviso Juventina e Pro Gorizia. Io auguro a tutti di vincere la Champions League o di fare una trasferta a Stamford Bridge, ma questo rimane un sogno».
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