Tra i raggirati c’è anche Seppi Sponsorizzazioni come “esca”
C’è anche il tennista Andreas Seppi, 32 anni, di Bolzano, fra le vittime della maxitruffa legata al gruppo Venice. Assistito dall’avvocato Aldo Pardo, il tennista, numero 18 nel ranking mondiale, ha sporto denuncia in Procura a Pordenone. Anche lo sportivo di fama internazionale, che ora vive in America, è fra gli 823 querelanti.
Seppi ha affidato alle società di Fabio Gaiatto, tramite il promotore finanziario vicentino Giulio Benvenuti, 520 mila euro, che non gli sono mai stati restituiti. La data dell’ultimo bonifico risale al 16 marzo 2017. Il tennista è il cliente della Venice che ha versato la somma più alta. «Era in assoluta buonafede», ha commentato l’avvocato Aldo Pardo.
Fra l’altro è stato lo stesso Benvenuti, quando si è accorto che i suoi clienti non ricevevano più gli interessi sul capitale né venivano rimborsati dalla Venice, a consigliare loro di rivolgersi alla magistratura. È quanto ha rivelato il giovane vicentino all’interrogatorio di garanzia dinanzi al gip Rodolfo Piccin lo scorso settembre.
Attirati dai tassi di interesse vantaggiosi e convinti dal passaparola di amici e familiari più di mille risparmiatori hanno investito i loro soldi nell’affare del forex (foreign exchange). Peccato che i lucrosi rendimenti offerti ai primi risparmiatori fossero in realtà prelevati dai capitali investiti dai nuovi clienti.
Finché il sistema non è collassato e hanno cominciato a piovere le querele. Prima che gli inquirenti scoprissero il trucco, però, il giro di affari era già lievitato. Gli inquirenti hanno quantificato in 67 milioni i risparmi raccolti da 2.700 clienti. Di questi solo 1.174 hanno sporto denuncia.
La Procura ritiene che per conferire maggiore credibilità alle società del gruppo Venice l’associazione per delinquere abbia concluso contratti di sponsorizzazione con diverse associazioni e sportivi locali.
Venice ha sponsorizzato per esempio Riccardo Agostini, pilota professionista nei campionati Gt, ingaggiato dalla scuderia Lamborghini. Sulla tuta e l’auto del pilota campeggiava il logo di Venice.
Così come lo stesso logo è apparso in passato anche sulle maglie dei giocatori dell’associazione dilettantistica Portogruaro calcio e dell’Associazione sportivo dilettantistica Edmondo Brian. Gli inquirenti ritengono che queste sponsorizzazioni abbiano regalato alle società del trader portogruarese una pubblicità positiva, rendendo così maggiormente appetibili gli investimenti e garantendo affidabilità alla società. —
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