Tolmezzo, prove di frana: paese evacuato

Gli abitanti di Cazzaso sfollati nell’esercitazione scattata al suono delle campane

TOLMEZZO. Prima il rintocco delle campane del paese, poi un pick up della protezione civile che ha allertato la popolazione del pericolo frane. È iniziato così il giorno più lungo per Cazzaso, frazione di Tolmezzo.

Nel piccolo abitato sulle pendici delle montagne carniche si è svolta la prima prova generale in regione di evacuazione. Sfollate sedici persone dei 49 residenti, minacciate da uno smottamento datato ormai da due secoli e che negli ultimi tempi si sta spostando nella zona a monte di 5/6 centimetri l'anno.

L’esercitazione è servita per testare la sensibilità dei cittadini alla prevenzione e per formare un’equipe di lavoro in caso di reale emergenza. Non sono mancati piccoli intoppi nell’organizzazione. E nemmeno lamentele di alcuni residenti che hanno preferito continuare nelle loro mansioni quotidiane piuttosto che mettersi in cammino verso le vie di fuga.

Prima riunione

Sveglia presto con la riunione del centro operativo comunale. Alle 8.45 ha inizio il tavolo tecnico ristretto nella sede della protezione civile. Al centro il sindaco del capoluogo carnico Francesco Brollo. «Per noi questa giornata – spiega il primo cittadino – rappresenta un momento di formazione per testare la squadra e creare una rete di supporto ai residenti».

«La prova di evacuazione – sottolinea il vicesindaco Simona Scarsini – non fa altro che rafforzare alcune opere già messe in atto per allentare la frana, come il taglio di alcuni faggi operato a monte». «E’la prima esercitazione in regione di questo tipo – puntualizza poi il direttore centrale della protezione civile Fvg Luciano Sulli –.In tempi di scarsità di risorse è importante la prevenzione».

La giornata di ieri è stata anticipata da cinque riunioni con la popolazione «in cui – illustra il consigliere comunale con la delega alla protezione civile Mario Mazzolini – abbiamo avvisato dell’importanza del momento. Non c’è la volontà di creare allarmismi».

Il briefing con i volontari

Alle 9.45 si svolge il briefing con volontari e forze dell’ordine. A illustrare il piano il responsabile comunale della protezione civile Mauro Paschini. Vengono formate due squadre che presiederanno i "cancelli" di uscita dal paese, in cui verranno registrati gli sfollati.

Un terzo gruppo di persone andrà a costituire il campo base dei soccorritori nel cimitero di Fusea, il quarto sarà al punto di prima accoglienza collocato sempre a Fusea, nell’ex scuola materna. I vigili urbani monitoreranno il traffico (nessuna strada è stata chiusa in modo da permettere la normale circolazione), mentre le forze dell’ordine saranno a presidio delle case per evitare episodi di sciacallaggio.

Tolmezzo, prove generali di sgombero a Cazzaso

Il suono della campana

Alle 10 scatta “l'operazione Cazzaso”. In un quarto d’ora i volontari si dividono le aree di presidio. Alle 10.15 suonano le campane del paese. E’ il segnale di allarme. La gente si fa trovare pronta in piazza, mentre il pick up della protezione civile percorre le vie del piccolo abitato con il megafono acceso: «Attenzione prova di evacuazione. Frana in atto. La popolazione deve abbandonare le proprie abitazioni e uscire a valle». Qualcuno sorride e preferisce continuare a lavorare.

Il centro di prima accoglienza

Ci mettiamo in viaggio con gli sfollati. Manca la segnalazione per trovare il centro di prima accoglienza e sbagliamo strada più volte. Fossimo stati dei turisti sorpresi dall’emergenza sarebbe stato un vero problema. Lo segnaliamo agli organizzatori che ringraziano. Gli sfollati arrivano alla spicciolata verso le 11.30. Nell’ex scuola materna ci sono quattro stanze con le brandine, sei servizi igienici e una pastasciutta calda. L’esercitazione è finita e può iniziare il momento conviviale.

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