Titolo di “città” a San Vito? Il sindaco: nessun beneficio

SAN VITO. Un titolo, quello di città, del quale possono fregiarsi i Comuni, grazie a un decreto presidenziale, in virtù della loro importanza storica, artistica, civica o demografica. In Fvg sono 25: nell’elenco non compare San Vito al Tagliamento, che per storia, arte e altre caratteristiche non ha nulla da invidiare alle città riconosciute. Anzi, nella lista compaiono Comuni di pochissime migliaia di abitanti e dal passato meno “glorioso”. E nasce il dibattito: il sasso è stato lanciato dall’opposizione, ma l’amministrazione Di Bisceglie non pare entusiasta del vedersi riconoscere il titolo di città, che non ha intenzione di chiedere.
Sino al 1946 la concessione spettava a un decreto del re, poi sino al 1948 del capo provvisorio dello Stato, in seguito del presidente della Repubblica, su proposta del ministro dell’Interno. La Regione autonoma Fvg disciplina la concessione ai Comuni che ne facciano richiesta, stando a una legge del 2003, con decreto del presidente della Regione, su proposta dell’assessore regionale per le autonomie locali.
San Vito, che tra l’altro col censimento del 2011 ha superato i 15 mila abitanti, non compare nella lista, che in provincia include Casarsa, Cordenons, Maniago, Porcia, Pordenone, Sacile e Spilimbergo. Eccetto Pordenone, gli altri comuni hanno una popolazione simile a quella sanvitese (Casarsa si ferma a 8 mila 500 abitanti). Neppure per altri aspetti, San Vito può essere considerata inferiore. Iacopo Chiaruttini (Fratelli d’Italia) in un’interpellanza sul tema sottolinea che «San Vito, capoluogo del mandamento sanvitese, per storia, monumenti, palazzi, patrimonio artistico-culturale e attrattività potrebbe rientrare a pieno titolo in questa speciale onorificenza». Tra gli altri aspetti, con il titolo si aggiungerebbe allo stemma comunale «la significativa corona muraria d’oro».
Il sindaco Antonio Di Bisceglie è stato interpellato sull’intenzione «di richiedere l’assegnazione del titolo di città al nostro Comune, anche per valorizzare e riconoscere l’importanza del patrimonio artistico, storico e culturale locale». Idea che non entusiasma il sindaco, che in ogni occasione pubblica, qualora qualcuno indichi San Vito come città, si premura a correggere: «La nostra è una cittadina».
«Occorre cercare di non essere provinciali – secondo Di Bisceglie –. La parola città rimanda a una dimensione urbana significativa, di almeno 100 mila abitanti. Ha senso anche per Pordenone, se presa assieme a Cordenons e Porcia. Ma San Vito è una cittadina di neppure 16 mila abitanti. Non suscita interesse presentare una simile richiesta, né porterebbe alcun beneficio. Abbiamo preferito aderire, per la valorizzazione del patrimonio sanvitese, all’associazione internazionale Icomos, il Consiglio internazionale dei monumenti e dei siti».
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