Terza tartaruga morta in spiaggia a Bibione

L’immagine di una creatura morente è sempre straziante, ma se davanti agli occhi vedi una tartaruga di mare, una meravigliosa Caretta Caretta ormai agonizzante, il dolore diventa più profondo «perché senti il peso di quello che l’uomo sta facendo a questo mondo». A raccontarlo, con le parole e con le immagini, è il pordenonese Antonio Pavanello, che ieri pomeriggio ha vissuto un’esperienza che lo ha molto colpito.
«Stavo passeggiando tra Bibione Pineda e Lido del sole. Ho incontrato un runner che mi ha detto che c’era una tartaruga sulla spiaggia e mi sono avvicinato. L’immagine è stata due volte scioccante perché c’era un animale morente e perché nessuno si era fermato a soccorrerlo. Poi quando ho iniziato a fare foto e a chiamare i soccorsi qualcuno si è fermato. Non avevo mai visto una tartaruga di mare e incontrare un animale bellissimo, di quelle dimensioni, mentre sta morendo, è stato terribile. Ho pensato alle battaglie per l’emergenza climatica, alla grande responsabilità che abbiamo come uomini».
L’animale, che è stato ritrovato capovolto sulla spiaggia, e che è stato poi rivoltato non senza fatica viste le dimensioni, perdeva sangue copiosamente dalla testa. Di fronte al rinvenimento sono stati allertati il 112, la guardia costiera di Caorle e la guardia veterinaria di Portogruaro. Quando sono arrivati sul posto i soccorsi ,l’animale era morto e, stando a informazioni raccolte in loco, si tratterebbe del terzo esemplare – ma del più grande – spiaggiato nell’arco di una decina di giorni sullo stesso tratto di costa. Difficile dire quale possa essere la causa della morte, anche se non è escluso – vista la ferita alla testa – che l’animale abbia avuto una collisione con l’elica di una barca.
«Da quanto mi è stato riferito – aggiunge Pavanello – l’esemplare dovrebbe essere esaminato dai laboratori dell’Università di Padova per verificare cosa sia accaduto, ma non ho certezze in merito». Ieri sera non è stato possibile avere ulteriori informazioni dalla Guardia costiera, per cui per ora è possibile formulare solamente ipotesi sulle sorti dell’animale.
Anche se può sembrare sorprendente ritrovare esemplari di tartaruga Caretta Caretta sui nostri litorali, non è il primo caso. Oltre alle tre rinvenute morte in quest’ultimo periodo, la scorsa estate, a metà giugno, era stato trovato un altro esemplare spiaggiato e purtroppo morto vicino alla diga di Punta Sabbioni (sempre nel Veneziano). Questa testuggine, come si legge nella pagina ufficiale del WWf «è la tartaruga marina più comune nelle acque del Mediterraneo ma è classificata come vulnerabile, nella Lista Rossa delle specie minacciate stilata dalla IUCN (l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura)».
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