Territorio servito da farmacie di comunità

Favero confermato alla guida dell’Ordine: «Ci impegniamo a fornire una rete più efficiente»

Riconfermato alla guida dell’Ordine dei farmacisti della Provincia di Udine il presidente Michele Favero per il triennio 2015-2017; rinnovati il Consiglio direttivo e il Collegio dei Revisori dei Conti. La nuova composizione si è configurata dopo le votazioni e l’assegnazione delle cariche. Nella missione propria anche di questo mandato elettorale, naturalmente, al primo posto la difesa della salute dei cittadini: «Continueremo a impegnarci – dichiara il presidente Favero – affinché il sistema delle farmacie di comunità sia sempre più efficace, efficiente e sicuro, consapevoli che oggi i bisogni di salute del cittadino-paziente risultano sempre più complessi e quindi è necessario che sul territorio funzioni una rete integrata di tutte le professioni sanitarie capace di considerare la persona e la famiglia nel suo insieme e di assicurare l’indispensabile continuità assistenziale». In questo senso il farmacista si trova a operare in una logica multidisciplinare per definire progetti di cura e sostegno al cittadino con l’obiettivo di ottimizzare le cure.

La richiesta formulata dal presidente è che il farmacista ospedaliero sia messo in grado di fare di più. Ciò comporta dei benefici calcolabili e sicuri, in quanto questa figura professionale consente – attraverso l’attenzione all’appropriatezza prescrittiva dei farmaci, al rischio clinico, al monitoraggio sui farmaci, alle loro interazioni, oltre alla corretta allocazione e gestione delle risorse nel campo del farmaco – di ridurre addirittura del 70 per cento gli errori clinici riguardanti prescrizione, somministrazione, preparazione e monitoraggio. Si tratta di dati relativi alle prime esperienze italiane condotte a Torino e Palermo. Il farmacista nei reparti rappresenterebbe anche uno strumento valido per spiegare ai pazienti le terapie.

Farmacie di comunità: questo il modello di sviluppo che sarà implementato e sostenuto anche in questo triennio di lavoro dell’Ordine. «Per farmacia di comunità – spiega Favero – intendo la valorizzazione di tutta la rete, capillare ed efficace, delle farmacie che forniscono prestazioni e servizi professionali ad alto valore aggiunto, quali: prenotazioni di visite ed esami, controlli in telemedicina, presa in carico del paziente cronico in collaborazione con il medico di famiglia, messa a disposizione del defibrillatore semiautomatico, prelievo di campioni biologici con il supporto dell’infermiere e le autoanalisi». Il futuro si profila con le farmacie dei servizi che erogheranno prestazioni come un vero e proprio presidio medico sanitario: «I farmacisti – rende noto Favero – si stanno attivando con la formazione o con l’adeguamento dei locali delle farmacie, in attesa anche di un riconoscimento formale a livello di sistema sanitario regionale».

Composizione del consiglio direttivo: presidente Michele Favero, vicepresidente Gabriele Beltrame, segretario Ausilia Braidotti; tesoriere Michele Buzzulini; consiglieri: Luca Degrassi, Martina Forte, Nicolò Lemessi, Lorenzo Miolli, Teresa Zanini. Consiglio dei revisori dei conti: Claudio D’Elia Corradini, Enrico Pasut, Elvy Zappetti, supplente Romina Nadalutti.

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