Terreni alla materna A Bannia il lascito è realtà dopo 55 anni

FIUME VENETO. Un notevole tesoretto diventa disponibile per la scuola dell’infanzia di Bannia di Fiume Veneto... dopo 55 anni. La giunta Vaccher ha approvato nei giorni scorsi il piano delle...

FIUME VENETO. Un notevole tesoretto diventa disponibile per la scuola dell’infanzia di Bannia di Fiume Veneto... dopo 55 anni. La giunta Vaccher ha approvato nei giorni scorsi il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per il 2014.

Sei i beni immobili elencati. Due riguardano l’azienda agricola sperimentale Ricchieri di via Fratte: una parte è in affitto per 10 mila euro annui, l’altra, per il diritto di superficie, vale 90 mila euro una tantum. Attualmente vi si conduce, come da accordi tra Comune e associazione Anapri, l’attività di ricerca sulla pezzata rossa.

Nel piano figurano, in vendita, un immobile comunale in via Molino, a Bannia (valore commerciale, 80 mila euro) e un terreno in via Fratte (2 mila euro).

Altri due terreni sono ubicati ad Azzano Decimo. Uno è un terreno agricolo seminativo di 2,9 ettari: nella tabella viene indicato un valore fiscale di poco meno di 45.500 euro. L’altro è l’annesso terreno agricolo seminativo-arboreto di 0,27 ettari, dal valore fiscale di 4.300 euro. In tutto, date le dimensioni, i terreni potrebbero valere ben oltre il centinaio di migliaia di euro. Furono oggetto di un lascito: la delibera di consiglio comunale risale al 1959.

La disposizione testamentaria stabiliva per il Comune l’obbligo di trasferire i due immobili al costituendo asilo infantile di Bannia, non appena fosse stato eretto ente morale. La scuola paritaria Maria Immacolata, situata in piazza Fermi a Bannia, sinora non ha potuto entrare in possesso dei beni, anche se ne ha usufruito per alcune attività rivolte ai suoi alunni. Come hanno spiegato il sindaco, Christian Vaccher, e l’assessore Maurizio Simonin, «ora può avvenire il passaggio alla scuola (presieduta da Renato Mascherin, conosciuto anche come vicepresidente del consorzio Zipr di San Vito), poichè è divenuta ente morale. Il Comune, effettuando la donazione alla scuola, ottempererà alle indicazioni del lascito depositato negli anni Cinquanta».

Tra l’altro, sempre tra le ultime delibere, c’è l’accettazione di un altro lascito – una cittadina deceduta lo scorso 20 gennaio – da parte del Comune: in questo caso si tratta di alcune migliaia di euro.

Andrea Sartori

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