«Terapia della bambola I risultati sono positivi»
SAN VITO AL TAGLIAMENTO. La “Doll therapy”, terapia della bambola, rivolta alle persone affette da patologie neurodegenerative come demenza senile o Alzheimer, è stata introdotta nella casa di riposo di San Vito un anno fa. Alle 17.30 di domani, nell’istituto, sarà presentato il percorso della cura innovativa con un primo, positivo bilancio.
«La Doll therapy – è detto in una nota della casa di riposo – è una terapia non farmacologica che nasce dal contributo della terapeuta Britt-Marie Egedius-Jakobsson in Svezia, paese noto per la produzione di questi oggetti da gioco o abbellimento domestico. Consiste nel ricorso alla bambola, utilizzata per migliorare il benessere delle persone che hanno difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno o che sono affette da patologie come demenza senile o Alzheimer. Questa terapia non farmacologica permette al paziente, attraverso la bambola, di esternare le emozioni e di ricevere stimoli per relazioni interpersonali, facendo riaffiorare esperienze infantili, ricordi e sensazioni».
Nata come strumento pensato dalla psicoterapeuta svedese per sviluppare un contatto migliore con i bambini autistici, la Doll therapy è stata trasferita anche nei percorsi per persone con demenze senili e Alzheimer: ha dato risultati molto positivi e sono nati percorsi ben strutturati che si affiancano alle terapie farmacologiche. I pazienti vedono la bambola come qualcosa di cui prendersi cura. Bambole che devono avere delle caratteristiche particolari: un volto poco definito, morbidezza al tatto, arti realizzati per essere presa facilmente in braccio. Un progetto che vale sia per le donne sia per gli uomini, indistintamente.
La terapia della bambola è stata introdotta da quasi un anno come sperimentazione alla casa di riposo di San Vito, e sta ottenendo risultati tangibili e ricevendo consensi non solo tra il personale, ma anche tra i familiari e caregivers coinvolti nella terapia.
Nel corso dell’incontro saranno illustrate le particolarità del trattamento, le caratteristiche delle bambole, le modalità operative e le tecniche di somministrazione e applicazione della Doll therapy nei pazienti.
Relatrice sarà Gabriella De Luca, psicologa e psicoterapeuta, nonché coordinatore del centro diurno Alzheimer dell’Azienda pubblica di servizi alla persona Daniele Moro di Codroipo, coadiuvata dalla referente per la casa di riposo di San Vito, Francesca Leschiutta. —
D.S.
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