Tentato furto o vandalismi? La Sas Tagliamento nel mirino

San Vito, il presidente della società: «Hanno distrutto lucchetti e serrature delle nostre strutture». «Troppi episodi, serve la videosorveglianza». Ma il Comune ha già detto no, l’area non è controllabile

SAN VITO. Un tentato furto dal sapore di atto vandalico, l’ennesimo ai danni delle strutture gestite da associazioni nelle aree golenali del Tagliamento, in località Rosa Vecchia, a San Vito.

E se l’amministrazione comunale si è già espressa negativamente sull’opportunità di installare telecamere ai principali accessi a un territorio che diventa spesso terra di nessuno, i sodalizi la riterrebbero una buona idea.

Sul tentato furto indagano i carabinieri. E’ avvenuto ai danni delle piccole strutture della Sas Tagliamento, al campo di addestramento cani raggiungibile oltrepassando l’argine di via Tagliamento.

Al campo della Sas, sodalizio che conta un’ottantina di iscritti, domenica mattina si sono ritrovate una quarantina di persone per i corsi di addestramento.

«Ci siamo accorti – ha riferito il presidente della Sas, Renzo Giacomini – che sei lucchetti e due serrature, che chiudevano le strutture dove teniamo qualche bevanda e un po’ di cibo, erano stati rotti».

Ignoti hanno agito sulle toppe delle chiavi, rovinandole irrimediabilmente. Ma non hanno aperto lucchetti o serrature. Cibo e bevande sono rimasti intatti nelle strutture.

Dubbi, dunque, sulle intenzioni di chi ha compiuto questi gesti: voleva rubare o arrecare un danno fine a se stesso? «A noi sembra più un dispetto, che un tentato furto – ha continuato Giacomini –. Non accusiamo nessuno, non abbiamo sospetti. Certo è che questi vandalismi hanno portato un danno».

C’è un precedente. «A giugno – ha raccontato il presidente –, arrivati al campo per festeggiare i 35 anni del sodalizio, qualcuno aveva scaricato urina di cavallo vicino alle strutture. Pulimmo con candeggina e festeggiammo lo stesso».

A breve distanza, ad agosto, un altro sodalizio aveva subito atti vandalici. Al campus polifunzionale delle Fiamme cremisi ignoti spaccarono una pompa, danneggiarono una rete, una sagoma di tiro con l’arco e i bagni chimici. Tentarono di rompere a martellate il lucchetto che chiudeva il magazzino.

Non se ne andarono prima di aver consumato superalcolici e non soltanto (una ventina le bottiglie lasciate sul posto).

Tre anni fa vennero portate vie le coperture di otto gazebo sulla linea di tiro con l’arco predisposta per l’attività dei disabili (un danno di oltre 4 mila euro). Inoltre, anche la scorsa estate il Tagliamento è stato luogo di rave, uno dei quali si è concluso con la morte di un ragazzo.

Le Fiamme cremisi avevano invitato l’amministrazione a installare telecamere agli accessi obbligati degli argini. «Sarebbe una buona idea», concorda Giacomini. L’assessore alla sicurezza, Piero Maronese, aveva però scartato l’ipotesi: vastità dell’area e gran numero di accessi renderebbero vana la videosorveglianza.

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