«Tecnologia e capitale umano le chiavi per affrontare il futuro»

Cristina Rizzi, senior manager PwC Italia: «Il cuore oltre l’ostacolo». Il direttore editoriale Paolo Possamai illustra il progetto di Nem per dare peso e voce al Nordest

Enri Lisetto
Paolo Possamai
Paolo Possamai

PORDENONE. Ad aprire la seconda tappa in Friuli Venezia Giulia, quella del decennale, di Top 500, è stato il direttore editoriale del Gruppo Nem, editore di questo giornale, Paolo Possamai.

Ha sottolineato la relazione profonda del Messaggero Veneto con la comunità e illustrato il progetto del Gruppo, che intende dare peso e voce a un pezzo d’Italia, che produce il 15 per cento del Pil, che finora l’ha avuta per somma di voci minime.

«Top 500 – ha detto – dimostra che a Nordest esiste una leadership imprenditoriale diffusa e dà conto di questi protagonisti».

Cristina Rizzi
Cristina Rizzi

Imprenditori che, ha detto Cristina Rizzi, senior manager di PwC Italia, «quando devono fare scelte buttano il cuore oltre l’ostacolo». Dalla sua fotografia emerge un Nordest «ricco di imprenditorialità», che ha saputo riorganizzare il proprio tessuto economico durante la pandemia «rispondendo rapidamente alle richieste dei fornitori, selezionandoli nel luogo migliore per qualità e controllo».

Un tessuto imprenditoriale che «ascolta i consumatori, si preoccupa della sostenibilità accompagnata dalla riduzione dei costi di trasporto».

La geografia economica parla di aziende capofila che intrattengono una rete di collaborazioni con i fornitori che molto spesso diventano partner privilegiati, dentro o fuori l’azienda.

«Reti e distretti, accompagnati dal capitale umano, e gli investimenti in tecnologia sono il futuro». La soluzione non è unica, ci sono tante strade per affrontare la gestione delle catene di fornitura delle aziende. A partire dal capitale umano: «La sfida successiva è quella di valorizzarlo anche grazie all’utilizzo delle tecnologie. Reti e distretti sono il futuro, accompagnate dal capitale umano e dagli investimenti in tecnologia».

La soluzione alle criticità, dunque, non è una sola: ci sono tante strade da percorrere lungo le quali le imprese non vengono lasciate sole. 

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