Tavolini, bar, ristoranti e isole verdi: «Ecco la nuova piazza San Giacomo»

Viviana Zamarian
Tavolini da bar e ristoranti posizionati tra piante ed erbe spontanee su un manto erboso ai due lati di un tappeto rosso. Il tutto al centro di piazza San Giacomo. Eccolo il nuovo volto del salotto per eccellenza della città disegnato da Confcommercio Udine per ridare slancio alle attività economiche e commerciali nella fase del post emergenza. La proposta è stata presentata ieri dal presidente mandamentale Giuseppe Pavan e dal consigliere mandamentale Fabio Passon, agli assessori alle Attività produttive Maurizio Franz, alla Sicurezza Alessandro Ciani e alla Cultura Fabrizio Cigolot, in un incontro a palazzo D’Aronco, alla presenza di Mario Cisilino, vice commissario, responsabile unità cantieri e grandi eventi della polizia locale. Un’iniziativa, questa, nata dalla decisione della giunta Fontanini di far ottenere ai pubblici esercizi, che lo richiedono, un ampliamento dello spazio a disposizione sul suolo pubblico. «Abbiamo utilizzato un lavoro offerto gratuitamente dallo studio Dair Architetti Associati di Passon – spiega il presidente Pavan –, consapevoli che possa essere una proposta gradita agli operatori economici e condivisa dalla giunta nell’ottica di un rilancio dell’attività, soprattutto di quella all’aperto, in questa difficile fase di ripartenza».
Due, dunque, le proposte avanzate. «Nella prima soluzione – spiega Passon – vengono utilizzati vasconi in materiale riciclabile che accolgono piante da fiore, erbe spontanee e introducono elementi verticali fioriti per dividere alcuni settori della piazza. Un percorso rosso a contrasto sul tappeto verde erboso accompagna poi il cittadino nell’attraversamento della piazza». Nella seconda, invece, «lo spazio è scomposto in due settori specifici: il primo è definito dal tappeto rosso inserito sul selciato dal versante della chiesa di San Giacomo alla parte opposta; il secondo da un manto erboso che accoglie tavolini e sedie, alberi e cespugli che delimitano gli esercizi ospitati nella piazza. Così lo spazio centrale si conferma luogo di aggregazione dove svolgere eventi musicali e teatrali contingentati mentre le ali laterali saranno utilizzate a servizio di bar e ristoranti». «Ci confronteremo con la Soprintendenza – fa sapere l’assessore Cigolot – che ringrazio per la disponibilità, per avere il via libera a quello che sarà il progetto. È una occasione per fare tornare piazza San Giacomo il cuore pulsante della città, diventando un polo di attrazione commerciale e culturale. Vogliamo infatti declinare l’arredo che sarà scelto sul tema di Udine città del Tiepolo, soprattutto in occasione dei 250 anni dalla morte». «Queste proposte – aggiunge l’assessore Franz – rappresentano una risposta concreta al bisogno che oggi il mondo della ristorazione ha di lavorare al suo massimo potenziale. Trasformeremo questa epidemia in un’opportunità come solo noi friulani sappiamo fare, rialzandoci e tornando più forti di prima». Iniziativa che per l’assessore Ciani «dimostra come Confcommercio sia vicina al mondo del commercio, dell’imprenditoria e delle partite Iva. Fa piacere che l’idea sia nata sulla scorta della nostra decisione di ampliare gli spazi esterni dei locali. Una scelta per la quale stiamo continuando a raccogliere richieste, a riprova che a Udine c’è voglia di ripartire». Un progetto, per le modalità di presentazione e di elaborazione, non è piaciuta all’ordine degli architetti di Udine. «Critichiamo – afferma il presidente Paolo Bon – la pratica della prestazione professionale gratuita, innanzitutto». Ma non solo. «Le piazze urbane e le vie del centro storico hanno un carattere pubblico e monumentale – aggiunge – e non possono essere trattate come oggetti qualsiasi ma con rispetto. L’inserimento del verde non è ragionevole, l’uso del colore è delicato. Bisogna tener conto del contesto complessivo». —
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