Tavagnacco, a marzo un punto di ricarica per le bici elettriche

TAVAGNACCO. Il suo motore si abbina alla forza della persona e diventa un aiuto, quando ce n’è bisogno. Dà la possibilità anche a chi non è perfettamente allenato di portare a termine percorsi apparentemente irraggiungibili. Ma bicicletta servoassistita, cioè a pedalata assistita o elettrica, non vuol dire zero fatica. Significa scegliere quanto sforzo fare mettendo d’accordo salute e divertimento.
Se in Italia ha già sfondato, ora anche i friulani cominciano a innamorarsene ed è sempre più necessario “alimentare”, nel senso dell’energia a supporto, questa tendenza. Così Tavagnacco tenta il sorpasso sugli altri Comuni e spinge l’acceleratore sul tema della mobilità sostenibile: a marzo, cicloturisti e semplici appassionati avranno un nuovo punto di ricarica per la propria bici elettrica.
«La colonnina sarà posizionata in piazza di Prampero, a Tavagnacco, e potrà ricaricare due e-bike – spiega l’assessore Giulia Del Fabbro –. I cicloturisti provenienti da nord, primi fruitori di questo servizio, troveranno in questa stazione anche le attrezzature per l’eventuale manutenzione della bicicletta».
L’idea, che sarà realizzata con una spesa di 4 mila euro dal Comune in collaborazione con Cussigh ike e il Lions club Lionello di Udine, è nata perché la richiesta di questo tipo di impianto si è fatta sempre più pressante. E il sentimento friulano nei confronti della mobilità green rispecchia le necessità di tanti italiani. Secondo i dati elaborati da Confindustria – Associazione nazionale ciclo-motociclo accessori, infatti, nel 2016 il mercato interno delle e-bike ha segnato un’impennata del 120% con 124.400 unità vendute.
Buoni anche i numeri della produzione italiana di e-bike, passata da 16.600 unità nel 2015 a 23.600 nel 2016 (+40,5%). In totale, nel 2016 sono state vendute in Italia 1.679.400 biciclette, di cui un milione e 555 mila tradizionali, che mantengono comunque il loro primato sul mercato ma, a fronte dell’aumento della richiesta di e-bike, subiscono una lieve flessione (-2,6%).
La conferma dell’attrattività di questo mezzo arriva direttamente da Enzo Cussigh, presidente di Cussigh bike. «È da 37 anni che vendo bici e ho scoperto quella elettrica 10 anni fa – dice –. Oggi il nostro fatturato deriva per il 30-40% proprio da quel mercato e il futuro va sempre più in quella direzione. La vendiamo a tutti, anche ai friulani».
Cussigh, ringraziando l’amministrazione comunale («Non saremmo diventati leader del settore nel Triveneto senza un Comune così attento a questo mondo»), svela quale è la sfida del futuro: «Creare colonnine autosostenute con pannelli solari per coprire anche le zone più isolate e lontane dai centri urbani – conclude –. Ci stiamo lavorando con la Regione».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto