Tarvisio risponde alla Fis: «Noi una città da Coppa»
Dure reazioni del Comitato organizzatore dopo la bocciatura dai vertici dello sci. «Scelgono sempre di più le località che hanno un maggiore potere economico» .

TARVISIO. I componenti del Comitato organizzatore della tappa tarvisiana di Coppa del Mondo non ci stanno a essere messi in croce dal direttore generale di gara Atle Skardaal. Respingono al mittente la maggior parte delle osservazioni fatte, bollando la lettera come un tentativo di agevolare l’entrata nel circuito di gare internazionale di località con più potere economico rispetto al capoluogo della Valcanale. «Siamo rimasti sorpresi dai contenuti della lettera firmata da Skardaal – afferma il responsabile “Grandi eventi” di Promotur, Maurizio Dünnhofer – soprattutto perché sul report ufficiale redatto dal delegato tecnico della Fis non c’è alcuna osservazione riguardante né la tre giorni di gare, né tanto meno la pista Di Prampero. Il fatto che il tracciato sia definito “molto lungo e piuttosto piano” è un controsenso, visto che è stata la stessa Fis a voler abbassare la quota di partenza della gara. Se avessero atteso una ventina di minuti, e i tempi tecnici c’erano tutti, sarebbe arrivato il sereno e il sole».
Dünnhofer si sofferma sul team che ha lavorato per la preparazione della Di Prampero: «Le persone che hanno lavorato in pista erano gli stessi di sempre, e, come al solito, hanno operato al meglio come accaduto durante gli altri eventi internazionali ospitati da Tarvisio. Per questo meritano tutta la nostra riconoscenza ed il nostro ringraziamento». Il direttore di gara di Tarvisio 2011, Peter Gerdol, allarga le riflessioni legate alla bocciatura del capoluogo della Valcanale in campo internazionale: «Decisioni di questo genere, sono più ampie rispetto alla realtà di Tarvisio. Sono legate infatti, a logiche che riguardano l’intero sistema “Coppa del Mondo”, e Tarvisio, in questo senso, è solo un piccolo ingranaggio che paga la necessità della Federazione di cancellare la disciplina della Supercombinata, di tagliare un week-end di gare prima dei Campionati Mondiali e di privilegiare Paesi emergenti».
Più duro il commento del presidente del Consorzio di promozione turistica Gabriele Massarutto, che si dice «indignato» dalle parole di Skardaal. «Le sue affermazioni non sono altro che il palese e scandaloso effetto dell’azione di lobbing di altre nazioni e località invernali che, probabilmente molto potenti dal punto di vista economico, tentano di entrare nel circuito internazionale dello sci. Lo dimostra l’ottimo risultato televisivo della tappa di Coppa del Mondo di Tarvisio e soprattutto il numero di spettatori presenti all’arrivo, notevolmente superiore ad altre gare del Circo Bianco. Non meritano invece nemmeno una parola – conclude – le ingenerose dichiarazioni sulla Di Prampero».
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