Tangenziale sud Pressing su Roma per levare il vincolo

POZZUOLO. La Regione farà un atto di forza verso il ministero per sbloccare la Tangenziale sud, pena il dover dirottare i soldi altrove. Singolari entrambe le alternative (lo scontro istituzionale o la rinuncia al progetto), emerse dall’incontro di ieri: l’assessore regionale alle infrastrutture Riccardo Riccardi ha voluto attorno a sé i sindaci dei Comuni interessati. Unanime la volontà di uscire dallo stand-by causato dal vincolo di villa Job a Zugliano. Riccardi ha dunque riunito la Provincia di Udine, con il presidente Pietro Fontanini, ed i sindaci Nicola Turello di Pozzuolo, Roberto Micelli di Basiliano, Geremia Gomboso di Lestizza, Fausto Cosatti di Pasian di Prato; il vice Paolo Fontanini per Campoformido. «Valutare congiuntamente la situazione – questo, in una nota, lo scopo della riunione - in particolare a Terenzano».
Dove si trovano le case da demolire, se si rispetta il vincolo. «La Regione – ha detto Riccardi – non può tenere ancora fermi l’opera progettata e 140 milioni di euro, che potrebbero essere impiegati in altre aree». Procedendo, il rischio è di dover abbattere alcune case. «Siamo convinti di volere la Tangenziale sud ma anche di salvare gli immobili dei residenti: è quasi un dovere civico non accettare un vincolo ingiustificato – ha affermato l’assessore – : per questo l’amministrazione Fvg agirà con fermezza verso il ministero dei Beni culturali, per la parziale revisione del vincolo». Che il presidente Fontanini ha definito «assurdo su un campo di mais».
Turello ha evidenziato che abbattere le case non è gradito dal Comune e dunque, comprendendo la necessità dell’opera, è indispensabile rimodulare il vincolo». Questo Riccardi riferirà al presidente della Regione e al prefetto, preoccupato dopo una comunicazione del sindaco di Pasian di Prato circa l’inquinamento sulla Sr 13.(p.b.)
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