Talimarket e allevamento di capre per produrre fibra cashmer: le imprese “rosa” baluardo contro lo spopolamento della montagna

Due storie di imprenditoria “rosa”, due storie di dura vita in area montana, sempre più penalizzata e messa a dura prova, nell’ultimo anno, anche dal Covid, che ha ridotto drasticamente turismo e trasferte nelle seconde case.

In Val Covera le protagoniste sono Talita Palermo, giovane titolare del Talimarket, inaugurato nel 2016, e Paola Zaccone, già immunologa e ricercatrice a Cambridge, e la veterinaria Tatiana Sbaragli, che hanno dato vita al progetto che contempla l’allevamento di un gregge di capre per la produzione di fibra cashmere, cui di recente si è affiancata anche Martina De Florio per le attività di addestramento. A loro ha fatto visita il consigliere regionale Emanuele Zanon (Regione futura).

Il Talimarket, in particolare, è l’ultimo baluardo contro lo spopolamento e la chiusura dei servizi essenziali nell’area montana.

«Le donne vanno sostenute, specialmente nell’ambito del lavoro. In questi mesi le donne hanno dimostrato di saper reagire, spesso assumendosi gli oneri e ulteriori carichi di gestione del lavoro in condizioni così avverse per le famiglie – afferma Zanon –. Occorre valorizzare le forze che abbiamo e consolidare quei presidi del lavoro e dunque anche della società.

È motivo di orgoglio assistere alla tenacia con cui alcuni progetti vengono portati avanti, concretizzando più obiettivi: la valorizzazione dell’imprenditoria femminile, la riqualificazione delle nostre zone montane, l’innovazione che si basa su una preparazione tecnica scientifica, i cui effetti positivi riguardano anche il sociale.

Sono esperienze importanti, come alcune realtà imprenditoriali che pur tra avversità e difficoltà che fioriscono anche nei territori che altrimenti rischiano lo spopolamento, come la Val Colvera».

«Queste realtà sono un esempio di resilienza, non senza la dura constatazione di quanto siano avverse le condizioni per consolidare o avviare nuove imprese», aggiunge.

Difficoltà confermate dai dati economici e statistici a un anno di distanza dalla pandemia: stando all’Osservatorio sull’imprenditoria femminile di Unioncamere, è diminuito il numero di aziende condotte da donne in Italia, cali significativi si sono verificati soprattutto in alcune aree tra cui il Friuli. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto