Svolta per i vigili urbani a Pordenone: panni civili

PORDENONE. In archivio un altro pezzo della storia dei vigili urbani. Nei 148 anni di servizio sono stati indentificati come guardie civiche, vigili urbani, agenti di polizia municipale e oggi agenti di polizia locale. Ora è un regolamento regionale a disciplinarne le gerarchie. Ieri al Comando di polizia locale il sindaco Alessandro Ciriani ha consegnato i nuovi gradi e i distintivi che identificano e distinguono ruoli e mansioni. Si passa, così, dalla classificazione militare a quella civile.
Il sindaco ha ringraziato il personale e ha manifestato apprezzamento per la dedizione con cui viene svolto il lavoro al servizio dei cittadini. Nell’ultimo vertice in Prefettura Ciriani ha puntualizzato che, nell’ambito della sicurezza e del controllo del territorio, «i compiti di ciascuna istituzione devono essere definiti e che non è possibile gravare la Polizia locale di ulteriori carichi di lavoro».
Il Comune ha chiesto, poi, alla Regione un immobile per la nuova sede e la possibilità di avvalersi della collaborazione degli agenti di polizia provinciale.Sul potenziamento dell’organico, è stata avviata la mobilità interna «per individuare due dipendenti da impiegare nei compiti amministrativi» e pubblicato un bando per la ricerca di due nuove unità. Il 30 settembre sarà l’ultimo giorno di lavoro per il comandante Arrigo Buranel. Ciriani ha auspicato che Buranel «, nel rispetto delle normative vigenti, possa continuare a mettere a disposizione della città la sua esperienza e la sua competenza professionale».
Buranel ha ringraziato il sindaco per la sua costante presenza e per la precisa conoscenza delle problematiche del Corpo e ha illustrato per sommi capi le nuove disposizioni entrate in vigore lo scorso 17 aprile e adottate con questa cerimonia.
Viene mantenuto il grado di agente a cui si aggiunge anche quello di assistente (quattro figure) ma sono soppresse le denominazioni degli altri gradi. Il maresciallo è sostituito con ispettore (quattro figure), i “vecchi” ufficiali diventano commissari, da sottotenente si passa a vicecommissario, da tenente a commissario aggiunto, da capitano a commissario, da maggiore a commissario capo e da tenente colonello a commissario superiore. I vertici del Corpo sono denominati dirigente e dirigente generale.
Cambiano di conseguenza i distintivi tutti dorati: spalline griffate dai galloni per gli agenti, rombi per gli ispettori, stellette per i commissari inferiori, stellette con torre per quelli superiori, mentre il dirigente si identifica con una torre e tre stellette e il dirigente superiore si riconosce da una greca ed una stelletta. Il comandante del Corpo si distingue per le spalline con stellette e trine bordati di rosso. Viene introdotta la nuova figura di ispettore superiore, carica onorifica conferita al personale con 30 anni di servizio e almeno 5 da coordinatore. I gradi sono conferiti dal comandante del Corpo mentre a quest’ultimo il grado è assegnato dal sindaco.
Se prima dell’entrata in vigore del regolamento i gradi erano vincolati alla situazione economica contrattuale, ora il passaggio al grado superiore è legato agli anni di servizio, purché non ci siano provvedimenti disciplinari. Sarà possibile anticipare l’assegnazione di grado al massimo di un anno, solo se si ricevono encomi di particolare rilievo.
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