"Sveglia alle 4 e poca cura", alla casa di riposo è rivolta

I parenti del “Pie” lamentano anche il continuo cambio di personale. I gestori del servizio, pronti al confronto, chiedono al cda un operatore in più

VENZONE. Anziani svegliati alle 4 del mattino per lavarli prima della colazione. La macchinetta che distribuisce latte e caffè solubile non funziona, lenzuola, piatti e scodelle insufficienti.

Se a queste problematiche riconosciute dalla cooperativa Euro &Promos social health care, aggiungi il turnover del personale lamentato da tempo dai parenti degli ospiti dell’Istituto Pio elemosiniere (Pie), la sostituzione di due infermieri e dell’animatrice diventati il punto di riferimento degli anziani, il confronto si fa rovente.

Questo è successo, l’altra sera, nella casa di riposo di Venzone, nel corso del faccia a faccia voluto dal cda della struttura dopo aver ricevuto alcune lamentele anche dagli stessi operatori. All’incontro, però, il cda si è presentato zoppo, perché Salvatore Oliverio, uno dei tre componenti indicati dalla maggioranza comunale, ha rassegnato le dimissioni.

Sollecitato da tempo dai parenti che lamentano l’eccessivo turnover (in pochi mesi hanno visto cambiare sei diversi infermieri) e alcune mancate attenzioni nei confronti dei 35 anziani ospitati nella casa di riposo della cittadella medievale, nel corso dell’incontro dell’altra sera è emersa una situazione delicata caratterizzata da provvedimenti disciplinari in corso nei confronti di alcuni infermieri e operatori apprezzati, invece, dai parenti. Ma quello che ha fatto più arrabbiare è stato il fatto che su uno di questi provvedimenti avviati dalla cooperativa la presidente dell’Asp, Alda Zamolo si è detta a favore.

Tra toni più o meno accesi, la capoarea della cooperativa, Daisy Pozzan, sulla base del confronto che, a sua volta, aveva avuto con gli operatori, si è resa disponibile a modificare i piani di lavoro per ridurre le criticità presenti nei turni del mattino e a proporre al cda l’impiego di un terzo operatore sanitario. Le Os sono dipendenti dell’Asp distaccate alla cooperativa. La richiesta sarà valutata nella prossima seduta del cda. L’impiego della terza Os consentirà di garantire l’igiene a letto ai pazienti a partire dalle 6 e non più dalle 4, «come viene fatto – è stato sottolineato – da sempre qui».

«Abbiamo già acquistato le stoviglie e – ha assicurato la capoarea – l’1 ottobre staccheremo la macchinetta e ripristineremo la preparazione della colazione in cucina». Questa operazione consente di recuperare 40 minuti, tanti vengono impiegati ogni giorno per preparare le colazioni con il latte solubile. Previsto pure l’aumento della biancheria disponibile nelle camere.

«Per liberare tempo – ha proseguito la capoaerea – l’idratazione degli ospiti, che si traduce nella distribuzione del tè, la garantirà l’animatrice opportunamente formata». Allo stesso modo, la capoarea di Euro&Promos si è resa disponibile un’ora a settimana a incontrare i parenti per affrontare le situazioni personali. Sempre i parenti saranno coinvolti nella definizione dei Piani assistenziali individualizzati (Pai).

Ma ai parenti tutto questo non basta. I familiari degli ospiti pretendono maggior umanità da parte del personale e maggiori attenzioni verso gli anziani. Il continuo cambio di infermieri ha reso meno sereni gli anziani che hanno perso i loro punti di riferimento.

«Non siamo soddisfatti, la terza persona ci viene promessa da un anno», hanno ripetuto alcuni non senza avvertire: «Se la qualità del servizio non migliorerà trasferiremo i nostri cari altrove». Altri invece hanno tentato la mediazione: «La capoarea ha messo in gioco la sua faccia, sfruttiamola. Vorrei però conoscere l’elenco degli infermieri che da domani saranno presenti nei reparti». Preoccupazioni fatte proprie dal cda che, come ha assicurato il consigliere Giuseppe Capriz, si è impegnato a fungere «da garante per quanto riguarda le promesse e garantire scelte trasparenti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto