Sui social sono tutti pazzi per il gioco che simula la “battaglia” dei campanili

È il 14 luglio 2020. Duecentotrentuno anni dopo l’assalto degli insorti alla Bastiglia, Pozzuolo attacca Udine e la sconfigge. Tempo quattordici giorni e soccombe un’altra città capoluogo, Pordenone, che capitola sotto i colpi di Sacile. Materiale buono per le cassandre? Macché. È un gioco e addirittura poco meno, buono però per rinfocolare la goliardia da campanile che agita i più naïf tra i frequentatori dei social network.
Sfruttando un algoritmo piuttosto semplice, “Friuli Venezia Giulia guerra Bot” immagina una battaglia a esclusione tra i 215 comuni del Friuli Venezia Giulia per la conquista progressiva della regione. Un divertissement ad alto tasso algebrico e nulla più, che ha però conquistato migliaia di friulani, pronti via Facebook a tifare per il proprio comune.
L’idea, mutuata dai fortunati World war Bot e Italia guerra Bot, entrambi ideati da un programmatore lombardo, è venuta a un gruppo di amici (ci sono un grafico e un avvocato di Udine, un esperto di marketing di Pordenone, un liceale di Trieste: hanno età comprese tra i 18 e i 49 anni), che ha preso la palla al balzo e calato sulla realtà del Fvg l’esperimento vincente di World war Bot e Italia guerra Bot, entrambi ideati da un programmatore lombardo.
«Del resto – spiega l’udinese Alessandro – anche David Bowie per un periodo ha scritto alcune canzoni sfruttando la casualità di un algoritmo. E noi lo utilizziamo per creare storie, discussione tra i nostri utenti». Che sciolgono le briglie della fantasia per commentare i post generati dall’algoritmo che annunciano le battaglie, dando vita a grafiche da ridere, imprecazioni, rivendicazioni territoriali.
Tutto è governato da un sistema automatizzato: allo scoccare del quinto minuto di ogni ora sceglie a caso un comune come “attaccante”, che assalta il comune più vicino (a determinarlo è la distanza tra i centroidi dei due territori). La vittoria del comune attaccante è assicurata, il territorio del comune attaccato viene annesso. I più forti sono i territori di confine o che s’affacciano sul mare, che hanno meno probabilità di essere attaccati: Claut e Latisana, per esempio, stanno andando davvero forte, mentre Trieste dopo aver iniziato la sua avanzata verso i territori del Monfalconese si è arrestata, sparendo dalla mappa e sostituita con un ironico post-it che avvisa che «stemo fazendo vasche in viale».
Qualche curiosità? L’algoritmo ha già fatto soccombere Udine, fagocitata nell’assalto di Pozzuolo, che ha poi conquistato anche Tavagnacco, Campoformido e Lestizza, queste ultime due cedute poi a Mortegliano. «Puçui, capitâl dal Friûl», sentenzia Gian Paolo, mentre uno studente si preoccupa della possibile nuova denominazione dell’Università, destinata a diventare «di Pozzuolo».
Colloredo ha già sconfitto Majano e Buja, mentre Tarvisio ha conquistato Malborghetto, Resiutta e gran parte dei comuni nord-orientali della regione. Sul fronte occidentale, Sacile ha conquistato Pordenone, il cui territorio è stato proprio ieri annesso a San Quirino; Claut è protagonista con sette territori già annessi (tra cui Erto e Casso, ribattezzato in “Erto e Redatto”), Maniago si è allargato verso Fanna, mentre Cormòns e Cervignano avanzano spediti nelle conquiste.
Come prevedibile, la “guerra” delle località fa vibrare le corde del campanilismo, creando “curve” virtuali capaci di esaltarsi o deprimersi per i risultati conseguiti dal proprio paese. Tant’è che - assieme alle decine di “meme” - sono nate anche pagine parallele, dedicate alle imprese delle singole città: è nata così, ad esempio, Tarvisio- Friuli Venezia Giulia Guerra Bot 2020.
C’è poi la goliardia spinta, con Codroipo già attaccato per via aerea in tre occasioni (e ricostituito come Codroipo Cena, giocando sull’irriverente blasfemia dell’anagramma) e i commenti in friulano («28 Juin 2020: Tisane a conquistat il teritori di Cjarlins, che prime a iere ocupat di Lignan»). Chi è ancora in corsa ha tempo per sperare e segnare: a questo ritmo, il comune che prenderà il comando dell’intera regione non sarà svelato prima dell’estate, “intoppi” permettendo. Nei giorni scorsi la corsa alla conquista della regione si è arrestata, per una pausa tecnica decisa dagli sviluppatori.
Nel frattempo prosegue la guerra “nazionale” di Italia Guerra Bot 2020, seconda edizione della battaglia per la conquista dello Stivale, che si basa sullo stesso algoritmo dello spin-off regionale. Per restare ai “nostri” capoluoghi: Udine ha conquistato Pordenone, prima di soccombere a Gorizia, che ha inghiottito entrambe le città. Poi Trieste ha assaltato e si è aggiudicata il territorio della provincia isontina, mentre Belluno, con un blitz, è riuscita a conquistare terreno e spingersi a est, ottenendo le province di Pordenone e Udine.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto