Stupefacenti, prescrizione per dj “Fragola”
Gli albanesi procuravano lo stupefacente, i friulani (un udinese e alcuni pordenonesi) la spacciavano. Questo, almeno, era l’impianto accusatorio che aveva portato gli inquirenti a smascherare un’organizzazione dedita al traffico di droga. Era la primavera 2007 quando un blitz aveva portato all’arresto di otto persone, alla denuncia di altre 16 (tra cui un dj itinerante), alla segnalazione al prefetto di 33 assuntori abituali di stupefacenti, nonché al sequestro di di circa un chilo di droga tra cocaina, hashish e marijuana.
Davanti al giudice monocratico del tribunale di Pordenone Monica Biasutti, ieri il processo stralcio per due della ventina di imputati originari. Per uno è scattata la prescrizione, per l’altro è stata pronunciata sentenza di assoluzione.
Asllan Muka, oggi 35enne, all’epoca era domiciliato a Sequals e venne arrestato, sospettato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente e lesioni gravi a un connazionale. Ieri, assistito dall’avvocato Barbara Morsanuto, è stato assolto da tutte le accuse.
Nello specifico, secondo il capo di imputazione, in concorso con un connazionale, era accusato di avere ceduto, a San Giorgio della Richinvelda, diversi grammi di cocaina a un familiare e altrettanti, in concorso con altre due persone, a un italiano di Pordenone, in cambio di vestiti per 230 euro. Da entrambe le accuse è stato assolto per non avere commesso il fatto. L’uomo, inoltre, era accusato di lesioni – alcune coltellate – a un connazionale e di avere portato il coltello fuori dall’abitazione: assolto perché il fatto non sussiste. Per un episodio di spaccio il pm aveva chiesto un anno e quattro mesi e 4 mila euro di multa; per le lesioni, quattro mesi.
Per Massimo Rugo, 43 annio, di Pordenone, assistito dall’avvocato Gianluca Tricoli, il giudice ha dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione. All’epoca dei fatti era stato denunciato a piede libero; secondo il capo di imputazione, era accusato di avere ceduto a due persone, a Montereale Valcellina a maggio 2006, un modico quantitativo di stupefacente.
L’indagine sul suo conto fece scalpore in quanto Massimo Rugo era conosciuto come dj Fragola nelle discoteche; e, per l’accusa, avrebbe arrotondato le entrate derivanti dalle sue performance alla consolle di radio private e discoteche della Destra Tagliamento destreggiandosi nel mercato degli stupefacenti.
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