Stroili oro, l’assemblea resiste: nuovo no al pacchetto proposto dall’azienda

AMARO. Cinque mensilità oltre al pagamento di parte delle commissioni di agenzia per trovare casa a Milano. È il pacchetto di agevolazioni anticipato verbalmente alle parti sociali da Stroili Oro per incentivare 37 dipendenti di Amaro ad accettare il trasferimento deciso dall’azienda per avvicinare gli uffici marketing e commerciale all’epicentro della moda mondiale.
Benché non ancora formalizzata per iscritto, le parti sociali hanno illustrato le condizioni aziendali ai lavoratori che le hanno rispedite al mittente.
Gli interessati, riuniti in assemblea insieme a pochi altri dipendenti, hanno giudicato insufficiente la proposta e dato mandato ai propri rappresentanti sindacali di rilanciare. Naturalmente al rialzo.
«Cinque mensilità e 1.500 euro per le spese di agenzia sono pochi per far fronte ad affitti, asili nido, alle spese che le famiglie si troverebbero ad affrontare trasferendosi a Milano», ha detto Diego Santellani (Fisascat Cisl) che ha partecipato all’assemblea insieme ai colleghi di Filcams Cgil e Uiltucs Uil, Ingrid Peres e Andrea Sappa.
«Mercoledì – ha annunciato – esporremo all’azienda le richieste dei lavoratori che domandano un incentivo ben più sostanzioso sia in caso di trasferimento che di risoluzione consensuale del contratto».
«Chiederemo di valutare la possibilità di ricollocare il personale ad Amaro. La Regione si è già proposta per sostenere un percorso di formazione che possa riqualificare le maestranze in base alla necessità dell’impresa. Ragioniamoci – ha concluso Sappa – e cerchiamo di trovare una soluzione meno drastica di quella del trasferimento».
Entro il 30 giugno i lavoratori investiti dal “provvedimento” dovranno decidere se accettare il trasferimento in Lombardia – a partire dal 3 settembre – o se rifiutarlo andando incontro alla risoluzione (più o meno consensuale) del contratto.
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