Strinse le mani alle udinesi: Khatami sott'inchiesta in Iran

L'ex presidente riformista iraniano Mohammad Khatami è indagato dal Tribunale del clero di Qom, la città santa degli sciiti iraniani. Khatami è stato denunciato per aver stretto la mano ad alcune donne durante la visita udinese a maggio in occasione della rassegna Vicino/lontano di Anna Rosso

UDINE. L’ex presidente riformista iraniano Mohammad Khatami è stato iscritto nel registro degli indagati del Tribunale del clero di Qom, la città santa degli sciiti iraniani. Khatami è stato denunciato da una ventina di talabeh, gli studenti di teologia, per aver stretto la mano ad alcune donne durante la visita compiuta nel mese di maggio a Udine in occasione della rassegna vicino/lontano.

Secondo la legge islamica, infatti, è proibito avere contatti fisici con donne che non siano consanguinee. Eppure, in un video che ha fatto il giro del mondo grazie al sito Internet specializzato “Youtube” si vede con estrema chiarezza Khatami che stringe la mano a una signora con i capelli grigi, a una ragazza mora e a un’altra signora bionda.

Il video, quel giorno, fu girato dagli studenti dell’università di Udine che poi lo hanno riversato su un sito Internet (chiamato la “Casbah di Udine” con indirizzo attuale www.casbahudine.org): su Khatami a Udine sono state girate due ore di filmati; una trentina di videoclip è stata collocata su Internet.

In due giorni il video con le strette di mano di Khatami è stato visto oltre 17 mila volte.

Lo scorso maggio le agenzie di stampa avevano scritto pure che Khatami aveva stretto la mano a Giannola e Cristina Nonino, note in tutto il mondo per la loro produzione di grappa. Ma su questo particolare – non documentato dai video – Giannola Nonino è categorica: «Non abbiamo mai stretto la mano a Khatami. Io e mia figlia eravamo nella chiesa di San Francesco prima della conferenza e io ho proteso la mano per salutarlo. Lui ha ritratto le mani appoggiandole sul suo vestito».

Il video delle strette di mano ha scatenato accese polemiche in Iran. Khatami era stato addirittura costretto a smentire l’evidenza e ad ipotizzare che qualcuno poteva forse averi autori del filmati di aver manomesso le riprese. Se il Tribunale del clero dovesse procedere con l’inchiesta e processare l’ex presidente, non è escluso che Khatami venga condannato.

In questi casi, il religioso ritenuto colpevole di offesa ai precetti islamici viene ridotto allo Stato laicale e privato dall’abito talare. Khatami è stato il quinto Presidente dell’Iran, dal 2 agosto 1997 al 2 agosto 2005. Vinse ampiamente grazie al voto femminile e giovanile a causa delle sue promesse di migliorare lo stato delle donne e di dare una risposta alle domande delle generazioni più giovani in Iran.

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