Stretta sui dentisti low cost l’Ordine si rivolgerà ai Nas

Il 90% delle pubblicità sanitarie in campo odontoiatrico va contro le regole deontologiche delle professione. Lo affermano i vertici della Commissione albo odontoiatri (Cao) del Friuli Venezia Giulia...

Il 90% delle pubblicità sanitarie in campo odontoiatrico va contro le regole deontologiche delle professione. Lo affermano i vertici della Commissione albo odontoiatri (Cao) del Friuli Venezia Giulia e di Udine, che hanno annunciato, primi in Italia, una stretta sui messaggi ingannevoli, con ricorsi ai Nas ogni volta che si riscontra una violazione.

«Abbiamo deciso di aumentare l’attenzione perché sono a rischio di sanzioni da parte dell’Ordine», afferma il presidente della Cao di Udine, Giovanni Braga, che ieri ha presieduto un congresso sul tema nel capoluogo friulano, in cui sono stati individuati i principali veicoli dei messaggi sbagliati. «Sotto osservazione - aggiunge - ci sono le pubblicità che associano cure odontoiatriche a pacchetti turistici, redazionali spacciati per informazione scientifica vagliata addirittura da presunte fonti terze e autorevoli, e sono ingannevoli le pubblicità che sventolano “prezzi mai visti” o peggio fantomatici “giusti prezzi”, come se chi non li pratica fosse il dentista delinquente».

Secondo Braga in presenza di messaggi sospetti bisognerebbe diffidare. «Si deve capire - sottolinea - che è impossibile che i trattamenti siano uguali per tutti. Ognuno ha le proprie esigenze. Al di sotto di certe tariffe è praticamente impossibile garantire la professionalità». E per evitare conti salatissimi dal dentista, ricorda infine Braga, bisogna affidarsi alla prevenzione.

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