Stregati dalla festa dell’Uva: Cormòns non delude mai - Foto e video

CORMÒNS. Un trionfo di pubblico, di allegria, di musica. Una tradizione che si ripete e che non “tradisce” mai. Cormòns scende in strada per uno degli eventi più attesi dell’anno e per premiare il carro allegorico proposto dall’associazione Fulcherio Ungrispach, capace di conquistare i cuori della giuria e di vincere il primo premio dell’edizione 2016 della sfilata alla Festa dell’Uva, conclusasi ieri con un pomeriggio tra danze, balli e tantissima gente che ha riempito le vie della città.
La formula ormai collaudata della manifestazione divisa tra più isole di festa (undici in tutto che si sono dipanate da piazza Libertà a piazza XXIV Maggio) ha fatto ancora una volta centro: la fortuna è stata dalla parte degli organizzatori, grazie al clima caldo e soleggiato che ha invogliato i cormonesi e non solo loro ad uscire di casa.
E l’evento-clou, il corteo con i carri allegorici, i gruppi folcloristici e le bande musicali, è stato come da tradizione quello più seguito: migliaia le persone che hanno fatto da ala ai carri.
E tra questi ultimi la giuria (composta dal sindaco Luciano Patat, dai consiglieri comunali rispettivamente di maggioranza e minoranza Giorgio Cattarin e Massimo Falato, dal presidente della Pro Loco Steno Ferluga, da Stefano Zanuttin dell’associazione Tocs di Cormòns e da un rappresentante del Comune gemellato di Friesach) ha votato il carro dell’Ungrispach come quello più bello: ed in effetti i costumi, i colori, le coreografie e l’ironia, con la scritta «Senza province ma tanta uva», hanno colto nel segno.
Al secondo posto si è classificato il carro di Siacco di Povoletto, mentre al terzo posto si è insediato quello di Medea.
Una menzione speciale è stata data dalla giuria al carro del Porton Ros, con una splendida e sontuosa bottiglia di vimini in bella vista, per il quale è stato proposto che non ci sia alcun smantellamento dopo questa festa: «L’ipotesi è quella di ospitarlo nel Museo del Territorio per renderlo visibile a tutti» anticipa il consigliere Cattarin.
Apprezzatissimi anche gli altri tre carri in corsa: quello di Grions e i due di Romans, quello della Banda del Quaiat e quello del Motoclub. Oltre ai sette carri principali non sono mancati i minicarri che hanno visto protagonisti i più piccoli (ce n’erano tre), così come i gruppi che hanno accompagnato la sfilata: la giuria ha voluto premiare con una menzione speciale quello del Grest, il centro estivo parrocchiale che ha animato la sfilata con la freschezza e l’allegria dei suoi 320 ragazzi tra bambini ed animatori.
Tanti applausi anche per le tre bande musicali che hanno riempito di note il pomeriggio cormonese: oltre a quella di casa, anche quelle di Forni Avoltri e quella di Castelraimondo, che dalla provincia di Macerata è stata ospite a Cormons per l’intero weekend (nella serata di sabato ha proposto anche un apprezzatissimo concerto in piazza XXIV Maggio) suggellando un gemellaggio con i musicisti della Banda cormonese.
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