Stop al parcheggio selvaggio in ospedale

Giro di vite nei vialetti interni: saranno rimosse le auto non autorizzate e quelle lasciate fuori degli stalli
«Scusi, ho un controllo post operatorio», «Vado da mio figlio in pediatria». «Devo accompagnare a casa un paziente appena dimesso». E il parcheggio interno dell’ospedale si riempi all’inverosimile, tanto da costringere chi non trova posto negli stalli a lasciare l’auto sui marciapiedi o lungo i vialetti, con intralcio anche ai mezzi di soccorso. Ma adesso l’azienda ha deciso il pugno duro: farà intervenire il carro attrezzi. «La situazione è diventata francamente insostenibile e da tempo stavamo lavorando su più fronti per cercare una soluzione». Così il direttore generale del Santa Maria della Misericordia, Carlo Favaretti, nell’annunciare il decreto che ha emesso contro posteggio selvaggio e che entrerà in vigore lunedì. «Ci sono a disposizione 800 posti e non bastano mai. Per assicurare una viabilità efficiente e un accesso sicuro ai parcheggi riservati e alle aree adibite alle eventuali emergenze – annuncia – saranno rimosse tutte le automobili in sosta vietata». E non s’interverrà solo sulle vetture sistemate al di fuori degli spazi previsti perchè – lo prevede l’articolo 4 del decreto – anche quelle prive di contrassegno o non autorizzate o che risultassero di grave intralcio alla circolazione, potranno essere rimosse di forza dall’amministrazione. Per il servizio, dopo una gara, è stata incaricata la Carrozzeria Mularo, viste le migliori condizioni praticate, e gli oneri sono ovviamente a carico del proprietario. «La rimozione del veicolo – avverte Favaretti – costerà 66,24 euro, cifra che comprende il diritto di chiamata e le spese di servizio sostenute dall’azienda, cui saranno aggiunte 6 euro per ogni giorni di custodia dell’auto». Non è questo l’unico provvedimento deciso all’azienda ospedaliero universitaria per porre ordine ai posteggi. «Interverremo cercando di regolamentare anche gli ingressi – spiega il direttore –; nel giro di qualche settimana in quello di via Chiusaforte, al posto di un unico punto di accesso con barra ne saranno installati tre e i dipendenti ci potrano entrare azionando una tessera magnetica. L’entrata su via Pieri, invece, sarà riservata ai fornitori, ai parenti dei degenti che saranno autorizzati e agli stessi pazienti non deambulanti. E metteremo a punto una strategia per limitare gli accessi a chi ha veramente necessità». Intanto, si è già provveduto ad attrezzare il parcheggio interno con la segnaletica stradale, la stessa che compare nelle strade pubbliche, mentre alcuni paletti – chiarisce Favaretti – impediscono di sistemare l’auto nei punti più critici, come davanti al padiglione delle Chirurgie, «ma non è che se uno è autorizzato a entrare, può poi parcheggiare dove vuole», insiste Favaretti, nell’assicurare che le situazioni di emergenza, come accompagnare un bambino al Pronto soccorso pediatrico, saranno comunque tutelate.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto