Staffetta solidale Lilt per prevenire i tumori

Prevenire è vivere. E a fare prevenzione contro l’insorgere di tumori si inizia da giovani. Sono sufficienti piccoli accorgimenti: preferire le scale all’ascensore o parcheggiare l’auto per percorrere un tratto a piedi. Inserire dell’attività fisica nella routine quotidiana è il primo passo per ridurre l’incidenza di queste malattie, seguito da una dieta equilibrata.
Si calcola che un terzo dei tumori siano causati dal fumo, ma un altro terzo da diete scorrette, dove sono le quantità a farla da padrone. Per sensibilizzare il pubblico sul valore della prevenzione sono scesi in campo gli studenti che ieri hanno partecipato alla Staffetta Lilt “Arrivo prima io- Scuole corrono per la prevenzione”, organizzata da Lilt Udine e dall’Isis Stringher.
Per l’occasione il parco del Cormor, messo a disposizione dal Comune di Udine, è stato invaso da 400 iscritti. Accanto alla nutrita rappresentanza dello Stringher, istituto ideatore dell’evento, hanno corso la staffetta studenti di Malignani, Ceconi e Marinoni. Protagonisti indiscussi della mattinata i giovani studenti in veste di staffettisti e organizzatori. È ai giovani che si deve la nascita dell’iniziativa benefica nel 2011: a seguito di un ciclo di conferenze sul tema organizzato da Lilt, alcuni studenti dello Stringher idearono questo evento non competitivo, sostenuti dalla professoressa Paola Barbanti, ancora oggi al timone della settimana edizione: «Un’esperienza vissuta sulla mia pelle mi ha portata a fare la volontaria per la Lilt» ci spiega Barbanti che prosegue «si tratta di un evento sportivo perché sono un’insegnante di educazione fisica all’istituto Stringher, dove due volte l’anno i medici della Lilt portano avanti percorsi di prevenzione». La staffetta assume un senso profondo per il passaggio del testimone della prevenzione, e il percorso circolare simboleggia il senso d’unione nella difficoltà della malattia. «E’ un grande girotondo basato sulla solidarietà, dove emergono amicizia e condivisione» afferma Giorgio Arpino, presidente della sezione di Udine della Lilt. «Non ci interessano i tempi: lo scopo dell’evento è parlare di tumori senza avere paura» conclude la professoressa Barbanti che ha saputo coinvolgere negli anni le nuove generazioni di studenti che lavorano per la buona riuscita di ogni edizione. Come ci dimostrano Maria Luisa e Luca, studenti dello Stringher addetti al punto ristoro per i partecipanti: «Siamo orgogliosi di portare avanti questa tradizione della nostra scuola e la professoressa Barbanti ci coinvolge con la sua energia contagiosa».
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