Sputi e calci all’auto di Riccardi dopo l’incontro con i sindaci carnici sul pronto soccorso di Tolmezzo
Lo segnalano i responsabili locali di Forza Italia, Luigi Cacitti, e di Fratelli d’Italia Dario Zearo che esprimono solidarietà all’assessore regionale alla sanità

Sputi e calci sono stati indirizzati all’auto dell’assessore regionale Riccardo Riccardi al termine della manifestazione di protesta contro la prevista esternalizzazione dei codici minori al Pronto Soccorso di Tolmezzo.
Lo segnalano e stigmatizzano i responsabili locali di Forza Italia, Luigi Cacitti, e di Fratelli d’Italia Dario Zearo.
Entrambi si dichiarano soddisfatti delle argomentazioni e delle spiegazioni fornite da Riccardi ai sindaci nella sala del consiglio della Comunità di Montagna di Tolmezzo e dell’odg approvato alla unanimità dal Consiglio comunale di Tolmezzo, rimarcano l’importanza di tale documento e auspicano che il Consiglio di Tolmezzo e la stessa Comunità di Montagna della Carnia tengano sempre alta l’attenzione sulla salvaguardia degli importanti servizi forniti dal Nosocomio tolmezzino.
Tuttavia denunciano «uno spiacevole inconveniente accaduto all’assessore Riccardi il quale mentre lasciava con la sua auto la sede della Comunità veniva fatto oggetto di sputi e calci all’auto stessa da parte di alcuni incivili che avevano partecipato alla manifestazione di protesta nell’attiguo Piazzale».
Cacitti e Zearo hanno espresso la loro solidarietà all’assessore e «la condanna di questi comportamenti non degni di una comunità civile, che per causa di pochi trasformano con i propri gesti una legittima e civile manifestazione in un evento non consono allo spirito dei Carnici».
Il sindaco di Tolmezzo, Roberto Vicentini, presente alla manifestazione sottolineando la correttezza del Popolo della Montagna presente che ha manifestato pacificamente nel piazzale antistante la Comunità Montana della Carnia, pur esprimendo la propria solidarietà all'assessore vuole credere si tratti di un episodio isolato di pochi che non rappresenta la sobrietà e la correttezza della gente della Carnia.
«Le scelte necessarie per garantire i servizi qualora non condivise – proseguono Cacitti e Zearo- dovrebbero avere delle alternative sostenibili altrimenti rappresentano posizioni teoriche che non rispondono al bene delle persone, le quali oggi, grazie alle manovre decise dalla Regione e dall’Azienda sanitaria, garantiscono i servizi nel momento storico più difficile della storia del servizio sanitario nazionale. Estremismi di quel genere riportano a tempi passati che pensavamo di aver definitivamente archiviato.
Vorremmo la condanna di tali atteggiamenti da tutta la politica anche di quella, fortunatamente limitata, che con il proprio comportamento utilizza la piazza come luogo di elaborazione e scelta. Fortunatamente tutto sconfitto dalla storia democratica della quale qualcuno vorrebbe continuare a fregiarsi come esclusivo depositario».
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