Spuntano altri orsi nei boschi: sono almeno nove in Friuli

UDINE. Il Friuli è anche la regione degli orsi. Oltre a Francesco che da più di un anno passeggia tra i boschi di Preone e Verzegnis, altri esemplari sono arrivati in Carnia, nelle Valli del Natisone, nel parco delle Prealpi Giulie e tra Faedis e Racchiuso.
I ricercatori del dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’università di Udine, coordinati da Stefano Filacorda, assieme alle guardie forestali regionali, ne hanno rilevati almeno nove. Complice i pochi centimetri di neve caduti anche recentemente sulle nostre montagne, le tracce dei plantigradi sono molto più visibili e facilitano il lavoro degli studiosi.

E se Francesco torna nei luoghi che già conosce, quelli situati tra Sella Chianzutan (Verzegnis) e malga Palis sopra Preone, un nuovo orso è stato avvistato nella zona di Forni di Sotto. «Inizialmente, abbiamo pensato potesse trattarsi di Francesco, ma dopo aver visionato i dati ricevuti dal radiocollare abbiamo capito che si tratta di un altro esemplare. Francesco in quei giorni non era a Forni di Sotto», spiega Filacorda, nel ricordare che l’ateneo friulano monitora gli orsi nell’ambito del progetto finanziato dalla Regione.
Attraverso l’analisi dei campioni di pelo, i ricercatori classificano gli animali. Tutto questo è funzionale anche per garantire gli indennizzi a chi subisce eventuali danni.
Ma torniamo ai numeri. Detto che Francesco si muove esattamente, con la stessa cadenza, nelle zone frequentate lo scorso anno, basti pensare che è tornato dove è stato catturato e che è già sceso più volte nella piana tra Socchieve ed Enemonzo, Filacorda conferma la presenza dell’orso a Forni di Sotto e pure a Ravascletto.
Lo conferma il fatto che il plantigrado ha distrutto una delle cinque arnie di un apicoltore di Ravascletto. Un altro esemplare è stato avvistato nelle Valli del Natisone e uno nel parco delle Prealpi Giulie. Ma dalle impronte rinvenute tra Lusevera e Resia, nel parco delle Prealpi Giulie potrebbe esserci anche un secondo esemplare. Altri due sono presenti nel Tarvisiano.
«A inizio aprile abbiamo rinvenuto le tracce dell’orso pure tra Faedis e Racchiuso», continua Filacorda ricordando che «maggio è il periodo in cui capisci di più sulla presenza dell’orso. Sono animali che si muovono molto, cercano il luogo dove insediarsi tra aprile e maggio». Fino a poche settimane fa, gli orsi sono rimasti in alta montagna dove, per alimentarsi, trovavano ancora le faggiole.
Lo ritengono i ricercatori che continuano ad analizzare ogni minimo spostamento del plantigrado. Comprese le tappe di Francesco, l’unico orso radiocollarato. «Da 15 giorni – conclude Filacorda – scende a fondovalle. Gli orsi sono dotati di una memoria spaziale e temporale, sanno andare nella stagione giusta nel posto giusto».
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