Spray urticante al concerto di Salmo, caccia alla banda. La polizia: chi ha fatto i video li consegni

A Lignano Sabbiadoro e in tutto il Friuli è caccia al bandito (o ai banditi) dello spray urticante entrato in azione lunedì al Beach Arena durante il concerto del rapper Salmo. Una ventina di minuti dopo l’inizio uno spettatore, un 21enne di Vigonza (Padova), si è visto strappare dal collo la catenina d’oro da un individuo che, per riuscire a fuggire, ha usato la bomboletta. Il cantante ha interrotto lo show due volte.
Una dozzina le persone soccorse per bruciori al viso e alla gola, lievi traumi o per attacchi di panico. Tutte sono state curate sul posto dalla Croce Rossa o dimesse dal pronto soccorso dopo poco tempo. Per fortuna, anche grazie ai messaggi rassicuranti dell’artista e al tempestivo intervento di tutti gli addetti alla sicurezza che operavano sotto il coordinamento della Questura, non ci sono state gravi conseguenze, tanto che poi il concerto è proseguito. Tuttavia, se solo qualcosa fosse andato storto, l’episodio sarebbe potuto sfociare in una tragedia.
La paura, infatti, è stata tantissima perché il pensiero di tutti è andato ai fatti avvenuti alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona) dove, l’8 dicembre, si stava per svolgere il concerto di Sfera Ebbasta. Alcuni malviventi spruzzarono nel locale gremito la sostanza irritante per riuscire a derubare i presenti. Subito dopo cominciò un fuggi fuggi: sei persone morirono nella calca e 120 rimasero ferite. Le indagini hanno portato all’arresto di sette giovani.
testimonianze
Rapinatore in azione: strappata via una collanina d'oro
I presenti lunedì sera al Beach Arena erano quasi 5mila per un concerto da tutto esaurito. Secondo un testimone, un ragazzo veneto ascoltato dalla polizia, verso le 22.20 nelle prime file stava ballando un gruppetto di giovani, quando improvvisamente qualcuno ha strappato la collanina d’oro a uno di loro e ha usato lo spray per fuggire. Era un individuo sul metro e sessanta, carnagione scura, capelli scuri corti e addosso una maglietta verde militare. Poco dopo la prima spruzzata ce n’è stata una seconda. Dopo lo show sono stati controllati almeno dieci sospettati, ma nessuno corrispondeva alla descrizione.
Il cantante
Per due volte Salmo ha chiesto di accendere le luci. Ha invitato i suoi fan alla calma e ad allargarsi un po’, ricordando che, essendo l’evento all’aperto, la sostanza si sarebbe dissolta in poco tempo. Ha poi scritto su Instagram: «Stasera hanno spruzzato due volte lo spray al peperoncino. Nonostante la tragedia di Corinaldo continuate a fare i deficienti. Il live era all’aperto, per fortuna è svanito senza creare troppi danni».
La bomboletta e le indagini
L’attenzione degli investigatori è puntata su uno spray trovato nell’area del concerto: una bomboletta nera, camuffata da deodorante “Nivea men”, che è stata sequestrata e sarà sottoposta a perizia per capire quale sostanza irritante contiene e in quale concentrazione. Resta da chiarire come la bomboletta sia stata introdotta alla Beach Arena visto che durante i severi controlli ne sono state temporaneamente sequestrate decine, anche deodoranti.
Il compito di individuare il rapinatore spetta ora agli investigatori della Squadra mobile di Udine che stanno lavorando sotto la guida del vicequestore Massimiliao Ortolan. «Per ora – ha spiegato il procuratore capo Antonio De Nicolo – abbiamo avviato un’indagine contro ignoti che, tra l’altro, non sembra facilissima. Speriamo emergano elementi utili da eventuali video o selfie. L’accaduto dimostra che bisogna essere sempre vigili, l’attenzione quando ci si trova in mezzo alla folla deve essere massima».
L’appello della polizia
La Questura di Udine ha lanciato un appello: chi avesse registrato video nei momenti che precedono e seguono l’utilizzo dello spray si faccia avanti e li consegni. «S’è trattato di un fatto grave – ha commentato il portavoce della polizia, Andrea Locati –, ma il sistema sicurezza ha funzionato in modo tempestivo ed efficace ed è stato di grande aiuto anche l’atteggiamento positivo e collaborativo del cantante. La nostra attenzione rimane elevatissima e i controlli saranno potenziati. Le decine di spettacoli che si sono svolti quest’estate dimostrano però che è possibile divertirsi in modo responsabile e intelligente, non bisogna aver paura di andare ai concerti».
In Friuli ci fu un episodio analogo nel marzo 2017 alla festa Random (7mila persone al quartiere fieristico udinese): qualcuno usò lo spray urticante per stordire i partecipanti e, sfruttando la calca e gli effetti del peperoncino, arraffò collane e portafogli.
L'organizzatore: sempre più difficile organizzare concerti
Può vantare centinaia di eventi e concerti in Friuli Venezia Giulia e nel Nordest in tanti anni di attività, tra cui nomi eccellenti come Vasco, Madonna, Springsteen e i Coldplay. E poi, una sera di mezza estate, sulla spiaggia di Lignano, ci si ritrova a fare i conti con una banda di delinquenti che, per derubare gli spettatori, non esita a spruzzare spray urticante, rischiando di scatenare il panico tra la folla.
Il manager friulano Loris Tramontin, che ha allestito lo show del rapper Salmo, ne ha viste di cotte e di crude, ma questi episodi lasciano sempre l'amaro in bocca e una constatazione: è sempre più difficile organizzare grandi eventi. «Eravamo lì ad assistere allo spettacolo - afferma Tramontin -. C'erano 5 mila persone, tantissimi giovani, età media sui 25 anni, la gran parte venuti da fuori regione, soprattutto Veneto e Lombardia, ma anche molti turisti che stanno trascorrendo le vacanze a Lignano. C'era una bella atmosfera, tanta gente, anche perchè si trattava dell'ultima data del tour di Salmo nel Triveneto.
Lui è il rapper che va per la maggiore in questo momento, è molto amato dai suoi fan. Il casino è scoppiato all'improvviso: si è sentito qualcuno, nella zona centrale, di fronte al palco, che ha cominciato a tossire con insistenza, a portarsi le mani sulla bocca, ad alcuni sono scese le lacrime, conseguenza dell'irritazione.
L'artista si è fermato in un paio di occasioni, è sceso a soccorrere un paio di ragazze che sembravano stare male più degli altri, poi il concerto è ripartito fino alla fine, per fortuna abbiamo evitato una Corinaldo bis (la discoteca nelle Marche dove morirono 6 persone, tra cui alcuni giovanissimi che partecipavano al concerto di Sfera Ebbasta nella calca dopo che era stato spruzzato spray al peperoncino, ndr)».
L'impresario friulano non ritiene possibile che la bomboletta incriminata sia passata indenne attraverso le rigide maglie della sicurezza e ha una sua ipotesi alternativa. «I controlli sono capillari su ogni borsa o zainetto - spiega Tramontin -, come per ogni manifestazione di questo genere che prevede un ampio afflusso. Il problema è che, dalla parte del bar Ausonia che confinava con la Beach Arena dove si è svolto il concerto, qualcuno potrebbe aver "passato", attraverso le reti, la bomboletta al suo complice».
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