Sposi da due anni, fuochi d’artificio in centro a Pordenone

PORDENONE. Ci sono mariti che si ricordano a malapena la data dell’anniversario. Altri che sperano che quelli a “cifra tonda” scorrano via senza troppi danni alle finanze di famiglia.

E ci sono mariti, come Pino Greco, che per i due anni di matrimonio danno una festa da mille e una notte, con tanto di fuochi di artificio, sotto il duomo di Pordenone, nell’androne vicino al ristorante Al Gallo: musica, griglia, ogni ben di Dio dal punto di vista alimentare e, poco prima delle 23.30, limite orario fissato dal regolamento comunale per il rumore, fuochi d’artificio.

Sì, avete capito (e chi abita dalle parti di duomo e municipio anche sentito) bene. Perchè Pino Greco, per la sua Giorgia Macconi, ha pensato a un colpo di scena che rappresentasse la ciliegina sulla torta di una festa già di per sè memorabile.

Ha interrotto la musica, ha proiettato un video della sua storia d’amore con Giorgia e sul più bello, al momento della rievocazione del matrimonio, ha sfoderato la sorpresa dei fuochi d’artificio.

E non una cosa da poco, per chi ha avuto la ventura di assistervi.

Una sorpresa meravigliosa per la sposa, i parenti e gli amici. Un po’ meno, come ci si poteva aspettare, per i residenti del quartiere, molti dei quali hanno telefonato alla polizia municipale per chiedere se in diocesi stessero festeggiando qualche santo, a mezz’ora dalla mezzanotte, o se semplicemente fossero i “gufi” antijuventini, felici per la vittoria del Barcellona nella finale di Champions League da poco terminata, a sfogare in modo pirotecnico la propria felicità.

Nulla di tutto questo. La partita, durante la serata, è stata vista al maxischermo, fra invitati bianconeri e non. Poi, però, è proseguita la grande festa, calcisticamente “atea”. Fino a quando, alle 24, sono arrivati i vigili urbani, tempestati di chiamate dopo i fuochi d’artificio, a chiedere di abbassare la musica.

E la festa della coppia speciale è proseguita in modo più tradizionale.