Spintona l'anziana che l'ha sorpresa in casa a rubare, condannata a 7 anni

Sette anni, due mesi e venti giorni di reclusione per una rapina impropria ai danni di un’anziana di San Stino di Livenza: stangata in abbreviato per Loredana Bottega, 57 anni, residente a San Donà di Piave e attualmente in custodia cautelare in carcere. La sentenza è stata emessa ieri dal gup Rodolfo Piccin.
L’imputata è accusata di essersi intrufolata di nascosto a casa dell’anziana il 16 novembre dell’anno scorso. La proprietaria dell’abitazione si trovava in cucina con la nuora. La pensionata è andata in camera per recuperare le batterie di una sveglia e ha sorpreso un’intrusa nella sua camera da letto mentre frugava nel comodino con una banconota da 100 euro in mano. Per assicurarsi la fuga, la donna ha spinto l’anziana, facendola cadere sul letto ed è scappata dalla finestra. Da qui la contestazione di rapina impropria, per aver commesso violenza dopo aver sottratto il bene. La vittima della rapina non ha riportato lesioni. La nuora ha preso però il numero di targa del furgone a bordo del quale la donna era fuggita. Da questo dettaglio sono partite le indagini degli inquirenti, coordinate dal sostituto procuratore Monica Carraturo.
L’intestataria del veicolo è risultata essere proprio Loredana Bottega, la quale in sede di convalida dell’arresto, assistita dalla legale di fiducia Annamaria Marin del foro di Venezia, aveva ammesso dinanzi al gip Monica Biasutti la proprietà del furgone, ma negato di essere l’autrice della rapina. Il mezzo, si era giustificata all’epoca l’indagata, era usato anche da altri familiari e conoscenti.
La vittima della rapina impropria, però, l’ha riconosciuta come l’autrice dell’incursione di novembre. Bottega è stata prima in custodia cautelare in carcere, poi la misura è stata affievolita in arresti domiciliari, infine è stato disposto l’obbligo di firma.
Senonché, mentre era ancora in corso l’ultima misura cautelare più lieve, la donna è stata sorpresa a commettere un tentato furto ai danni di una signora anziana disabile, costretta in carrozzina.
Il pm Monica Carraturo ha pertanto disposto l’aggravamento della misura cautelare: da allora Loredana Bottega è in carcere. Prima che gli agenti della polizia penitenziaria la scortassero via, terminata l’udienza, i familiari dell’imputata l’hanno salutata con baci e abbracci.
Alla lettura della sentenza del gup Piccin ieri mattina in tribunale i parenti non hanno trattenuto le esclamazioni di delusione per l’entità della pena. All’imputata la Procura ha contestato tuttavia la recidiva specifica con due circostanze aggravanti: l’aver commesso un reato contro il patrimonio all’interno di un’abitazione e ai danni di una persona anziana.
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