Specchietto rotto, ma ancora una volta è una truffa

BRUGNERA. Truffa dello specchietto in centro a Brugnera. Raggirata un’automobilista di 32 anni, costretta a consegnare 100 euro. Il fatto è accaduto nella mattinata di mercoledì. Si cerca una macchina scura, forse una Opel, che è stata notata a Bibione.
I carabinieri della compagnia di Portogruaro hanno confermato l’avvio di indagini su due episodi avvenuti nel portogruarese in cui s’è segnalata la presenza di una Opel: le vittime si erano “ribellate”, minacciando di chiamare le forze dell’ordine e costringendo i banditi alla fuga. I malviventi in “attività” a Bibione sarebbero gli stessi entrati in azione recentemente in provincia di Pordenone.
A Brugnera la truffa è andata a buon fine. La donna vittima del raggiro mentre stava transitando in prossimità di un supermercato, è stata obbligata a fermarsi da un’auto scura dopo aver sentito un forte colpo sulla carrozzeria. «In pratica – ha raccontato l’assessore alla sicurezza Renzo Dolfi che ha raccolto lo sfogo amaro della donna – l’automobilista si è vista costretta ad accostare per l'insistenza del guidatore dell’altra auto. Questi ha mostrato un danno, evidentemente procuratosi precedentemente, allo specchietto retrovisore, incolpando la signora e mettendosi d’accordo per la consegna di 100 euro».
Secondo una tecnica collaudata i banditi si muovono in due. Uno si nasconde sul ciglio della strada, magari dietro a una siepe, ed è colui che lancia il sasso: l’altro insegue la vettura presa di mira e la costringe a fermarsi, lampeggiando, suonando ripetutamente il clacson e facendo segno di accostarsi. «Questi delinquenti – commenta Dolfi – prendono di mira i soggetti più deboli, le donne e gli anziani che, intimoriti dai modi sbrigativi, si fanno convincere di essere i responsabili dei danni».
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